Veramente io c'ero ed e' stato un concerto proprio ottimo, altroche' annullato!
Sono stato in dubbio se partire da casa fino all'ultimo perche' a causa di impegni di famiglia (mio padre infortunato) non avevo potuto comprare il biglietto, ero stato poco bene tutto il giorno e in piu' pioveva da ore, con previsioni pessime. La highinfidelita mi ha supplicato di non partire: mi vedeva gia' capottato in un fosso lungo la tangenziale e tanto il concerto, senza il biglietto, non avrei potuto vederlo comunque. Pero' non mi piaceva l'idea di non provarci nemmeno. Avevo quasi il magone, mi sembrava di tradire il buon vecchio amico Steve!
E magari avrei perso l'ultima occasione di sentire ancora una volta i Genesis suonati da un vero Genesis!
Cosi' alle otto e mezza mi son messo in macchina, in realta' gia' rassegnato all'idea di sentire solo qualche canzone dal parcheggio, col finestrino abbassato per non prendere acqua. Volevo solo esserci, e poter almeno dire a me stesso d'averci provato. Invece appena arrivato ho incontrato un tizio che aveva un paio di biglietti extra da rivendere. Sono entrato e, incontrati i soliti "Zampa", e' smesso di piovere quasi subito e la folla e' stata graziata da Giove Pluvio per l'intera serata. Il concerto me lo sono goduto proprio bene perche' alcuni settori erano quasi vuoti e mi sono accomodato in una prima fila un po' arretrata, con nessuno davanti. La sedia ovviamente era un lago, ma va beh!
Che dire: il breve stacco di riposo ha fatto sicuramente molto bene a tutta la
band che, a differenza della triste serata di Milano, a Torino era veramente pimpante e allegra. Soprattutto Steve, molto chiacchierino, che si e' dilungato molto sulla genesi e sui significati di quasi tutti i brani. Della scaletta diro' solo che hanno suonato anche
The Fountain of Salmacis! Nad Sylvan era in grandissima forma, mi e' piaciuto davvero tantissimo. Nick Beggs ha ripreso un po' a gigionare con lo
stick, cosa che forse in un concerto solo-genesis non dovrebbe fare, ma se non altro voleva dire che anche lui si stava divertendo. Nel complesso tutto il gruppo aveva un gran "tiro"; The Knife e' venuta praticamente
heavy metal. Non in gran serata invece Roger King, che per il solo di Firth of Firth ha scelto un timbro davvero orrendo e in chiusura ha pure "toppato". Strano perche' di solito e' freddo ma impeccabile.
Ulteriore colpo di fortuna: lo "Zampa" aveva chiesto un pass per il backstage in piu'. E li' di nuovo, a differenza della dimenticabilissima trasferta meneghina, atmosfera piacevole e rilassata, senza gente ipocefala (a Milano sembrava la corte dei miracoli) ne' nessuno della sicurezza che mettesse fretta.
Andando via sono poi rimasto commosso da Steve che, partito con Jo su un pullmino coi vetri oscurati per tornare in albergo, ha visto che fuori dal cancello c'era ancora un gruppetto di fan che cercava di intravvederlo oltre i vetri. Steve ha fatto fermare l'autista, e' sceso e ha ripreso a salutare e firmare autografi per tutti.
Insomma: mai come venerdi' sera lo sforzo di farsi tutta la tirata sotto il diluvio universale fino al Gru Village mi ha premiato! E' il quarto concerto di questa tournee che riesco a vedere, sono proprio soddisfatto!