Sono reduce dall'eccellente trasferta genovese, dove in compagnia della Highinfidelita, di Spillo e Spilla, e sicuramente di qualche altro forumista che non si e' palesato, abbiamo assistito ad una splendida serata! Pubblico molto competente (mi ha fatto piacere vedere un gruppo di ragazzi giovanissimi, sicuramente minorenni, che conoscevano a memoria tutto il repertorio di Steve vecchio e nuovo!) scrosci di applausi che a momenti tiravan giu' il soffitto, bis preteso a "viva forza" dal pubblico! A fine concerto un entusiasta Lee Pomeroy mi ha confermato che si e' trattata della data delle tourneé italiana in cui il pubblico e' stato piu' caloroso e partecipativo, e non stento a credergli!
Tra le novita', spicca sicuramente la grande presenza sul palco di Amanda Lehmann. Se non ricordo male, e' uscita solo per l'intermezzo acustico e la successiva Blood on the Rooftops, in tutti gli altri brani ha accompagnato Steve ai cori e alla chitarra elettrica. Mi fa molto piacere perche' Amanda e' brava e simpatica, e la sua presenza scenica aggiunge molto allo spettacolo! Inoltre si e' cimentata, secondo me con risultati eccellenti, come voce solista in Shadow of the Hierophant: parte difficilissima, "cucita addosso" da Steve e John Hackett niente meno che a Sally Oldfield! Ho cercato di "captare" dai miei vicini di poltrona eventuali impressioni negative, ma mi pare di poter dire che la sua esecuzione abbia convinto anche i piu' critici e i piu' esigenti. Bravissima Amanda!
C'e' veramente da festeggiare perche', a mia memoria (qui ci vorrebbe Spillo per confermare o smentire) questo brano non era piu' stato eseguito da moltissimi anni, e comunque in mancanza di una voce femminile le ultime esecuzioni erano state effettuate con falsetti maschili che lasciavano il tempo che trovavano...
Il crescendo di coda, che sul disco era ottenuto sostanzialmente con una dissolvenza inversa, e' stato eseguito in modo magistrale ed emozionante dalla band, con una dinamica grandiosa ed inserimenti progressivi dei vari strumentisti (Townsend ci ha dato talmente dentro da sembrare fuori di testa!) che hanno reso perfettamente il senso della grande maestosita' del pezzo. Bravissimi tutti!
Riguardo gli interessanti commenti di Emanuele: e' vero, Nick Beggs non c'e' piu' e, per come lo conosco, e' passato ad altro e non tornera'. Amanda ha confermato questa mia sensazione: a Nick piace cambiare e lanciarsi in progetti nuovi. Certamente Nick ha una presenza scenica eccezionale ed e' molto simpatico. Forse, a dirla tutta, e non la si prenda come critica, ruba fin troppo la scena; e anche nelle parti di basso spesso aggiunge qualcosa di suo, il che di nuovo non e' necessariamente un male. Ci manchera' sicuramente. Lee Pomeroy comunque e' uno strumentista
fantastico, e'
simpaticissimo, e' sinceramente entusiasta di suonare il repertorio di Hackett (e si vede) e a sua volta ha una bella presenza scenica e si muove molto bene sul palco. Sono piuttosto gli altri (con l'eccezione di Gary O'Toole, il quale ci ha provato ma essendo "inchiodato" alla batteria piu' di tanto non ha potuto fare...) ad aver interagito poco con lui: la cosa sicuramente si spiega con la maggiore concentrazione che Amanda deve prestare al suo strumento, essendo la complessita' delle sue parti aumentata di molto rispetto all'anno scorso! Nella serata di Genova, Pomeroy e' stato anche svantaggiato da un missaggio sicuramente migliorabile (almeno dal mio punto di ascolto, peraltro privilegiatissimo: centro sala, undicesima fila) del suo basso elettrico e dei pedali bassi: troppo troppo troppo in sordina il primo (forse Beggs "barava" col volume, ed evidentemente faceva bene: bisognerebbe suggerire a Lee di fare altrettanto!), equalizzati in modo dilettantesco i secondi, con alcune note che risuonavano in sala fino a rischiare di tirare giu' i soppalchi, e con altre che viceversa interferivano fino a non sentirsi quasi del tutto.
In merito ai commenti sui brani dei Genesis: e' vero che sono all'incirca sempre gli stessi, pero' ci sono da dire in proposito due cose: la prima e' che andare ad un concerto di Hackett e' attualmente l'unico modo che io conosca per sentire brani dei Genesis suonati da (almeno un componente dei) Genesis e non da cover band, per cui ci sarebbe gia' solo per questo da leccarsi le dita!
In secondo luogo, credo che per ragioni d'opportunita' la scelta venga ristretta a brani in cui Hackett ha avuto un ruolo preponderante come compositore, e che di questa rosa si portino poi in tournee i brani che Gary O'Toole riesce a cantare in modo sufficientemente efficace
mentre e' contemporaneamente impegnato alla batteria: esercizio non di poco conto, che infatti riesce a pochi, anche perche' non dobbiamo dimenticare che non sta suonando "o bella ciao" in balera ma brani in cui alla batteria c'era Phil Collins! Per cui credo che la scelta, in definitiva, sia necessariamente limitata.
Comunque grandissima serata, per me: bravo Steve, bravissimi tutti! Mi piacerebbe moltissimo leggere altri commenti dagli spettatori genovesi, speriamo qualcuno si faccia avanti!