by Teo1 » 09 Aug 2010, 21:50
L'intervista ora si può trovare nell'Archivio de la Repubblica.
La posto qui di seguito:
la Repubblica
09 agosto 2010 pagina 36 sezione: SPETTACOLI
L'intervista
L'ex chitarrista dei Genesis
Steve Hackett
"La nostra musica è avventura"
Centinaia di foto lo ritraggono seduto sul palco, occhiali scuri, chino sulla chitarra. Intento a tessere le complesse trame sonore dei Genesis. Steve Hackett, 60 anni a novembre, è uno degli eroi della stagione d'oro del prog rock. Stagione che non rimpiange. Anzi: «Il nostro rock esplorava. È quello che faccio ancora oggi nei miei progetti solisti».
Mr. Hackett, cosa conserva di quel periodo?
«L'approccio. Il prog è un approccio alla musica generale, complessivo. Che non accetta griglie o codici stilistici. Una musica che oggi si mette alla ricerca delle radici della musica europea. Oggi come allora il mio scopo è scrivere un film per le orecchie, una musica visuale, drammatica. Rischiosa».
Rischiosa?
«Certo. Per suonare prog rock bisogna prendere dei rischi. Incontrare nuove culture musicali, ritrovarsi a suonare musiche e strumenti di cui non si sospettava nemmeno l'esistenza. E poi spesso non incontrano i favori dei fan. Come quando si registra un album che contiene solo pezzi di Bach».
Il prog rock ritorna...
«Sì, sta succedendo. Ultimamente ho suonato in diversi festival dove le nuove band erano prog. E ci sono tante nuove band. Quello che succede è che la scena sta raggiungendo un pubblico più vasto. Sta ridiventando popolare».
Perchè?
«Penso che chi va a un concerto voglia ascoltare e vedere musica appassionante, che sappia comunicare qualcosa. Che sappia emozionare. Ecco: farsi guidare dall emozione attraverso linguaggi che non conosciamo. Questo forse è il motivo per cui ritorna il progressive».
Insomma, si diverte ancora?
«Tantissimo. Soprattutto in tour. È una cosa straordinaria poter incontrare vecchi e nuovi amici, vecchi e nuovi fan. E i nostri concerti sono sempre più affollati. E poi cresce il pubblico femminile. Forse perché la nostra musica è sempre più affascinante...».
(Carmine Saviano)
Teo