by Thomas Eiselberg » 25 Feb 2010, 07:51
Per me uno dei migliori del nostro: un gradino sotto Voyage e Spectral però.
I brani sono più brevi e "centrati", ci sono davvero dei bei pezzi:
- The Steppes è uno dei suoi cavalli di battaglia, molto evocativa e con un crescendo davvero riuscito.
- Slogans è il classico pezzo dark e crimsoniano. Grande strumentale a mio avviso.
- Leaving e The toast sono invece tra i miei brani preferiti in assoluto nella sua discografia. Pezzi delicatissimi, molto brevi, che hanno un'atmosfera particolare e in piena sintonia col titolo del disco
- Jacuzzi e soprattutto il capolavoro Hammer in the Sand rappresentano il lato più "classico" del nostro, e soprattutto nel secondo caso sono tra i suoi pezzi migliori in assoluto.
Putroppo due o tre pezzi non sono all'altezza: Time to Get Out è molto simpatica, ma forse un po' banalotta (si riscatta nel finale), The Show a parte il basso (che mi piace molto) è troppo danzereccia, mentre Sentimental Institution è un esperimento carino un po' alla maniera di Excuse me di Peter e mi fa lo stesso effetto (simpatica, ma non la sentirei tutti i giorni).
Secondo me un disco da avere assolutamente, che riprende atmosfere tipicamente genesisiane (e non) e le rende più accessibili, più in linea con i tempi, tornando ad una maggiore coesione dei pezzi e ci fornisce delle perle (Almeno tre: Leaving, The toast, Hammer in the sand) che rimarranno per sempre incastonate nella sua discografia.[:)][:p]
Essi vivono noi dormiamo. Obbedisci, compra, non pensare, il denaro è il tuo dio.
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