by highinfidelity » 10 Oct 2019, 14:02
Grazie per il link!
La costanza di Tony Banks per certi versi (ma solo per certi versi) ha dell'incredibile: ancora una volta ad inzio intervista cita Rachmaninov quale sua maggiore influenza, lo stesso nome che citava a 18 anni. Se avesse avuto una carriera solista altrettanto coerente sarebbe stato certamente uno degli artisti solisti che avrei seguito con maggiore piacere.
Il non avere doti da frontmen, come dite, certamente ha influito, tuttavia non ha impedito ad altri artisti sotto molti aspetti ancor più introversi (per esempio Mike Oldfield) di affermarsi. Inoltre a mio parere ha avuto a portata di mano dei frontman molto validi ma non ha spinto a fondo sull'acceleratore, o la casa discografica / produttore non lo hanno fatto per lui. Per esempio avrebbe potuto fare un intero disco di neo-progressive con Fish: avrebbe venduto milioni di copie. La coppia Alistair Gordon & Jayney Klimek - belli biondi e affascinanti - avrebbe potuto fare sfracelli se proposta nel modo giusto e promozionata altrettanto bene. Anche la collaborazione con Nik Kershaw sarebbe potuta andare ben oltre, peraltro a beneficio di entrambi, visto che Kershaw si trovava in una fase calantissima della sua carriera.
A tal proposito, non ricordo d'aver mai letto in precedenza Banks dichiarare d'aver contattato Kershaw perché era un suo fan. Mi fa molto piacere perché anche a me Kershaw piaceva molto, segno che avevo visto giusto! Il fatto che però Kershaw stesso si fosse rifiutato di fare promozione e girare video mi porta però a quanto volevo dire: cioè che per far decollare una carriera ci vuole anche molta fortuna negli incontri che si fanno, spesso è una questione di coincidenze, e nella maggior parte dei casi si tratta di fortune costruite, sulle quali è stato investito molto denaro in promozione.
Sicuramente mi ripeto (chissà quante altre volte l'avrò scritto qui) ma a mio parere gli errori di Banks sono stati l'incoerenza e l'incapacità di percepire la propria collocazione. Intanto avrebbe dovuto capire chiaramente di essere un artista di nicchia, e su quella nicchia puntare con coerenza, fin magari a farla diventare una "nicchiona" esattamente come aveva fatto il già citato Mike Oldfield, che dopo aver costruito un suo seguito granitico con un lavoro innovativo come Tubular Bells, ha poi sparato hit micidiali come Moonlight Shadow eccetera. Tony ripete più volte nell'intervista quanto sia bella An Island In The Darkness, fantastico siamo tutti d'accordo, ma allora viene da chiedergli: se a te piace tanto e piace tanto anche a noi, perché hai fatto in quel modo solo quella canzone e non tutto l'album? A che pubblico ti rivolgevi? A chi sapevi che ti avrebbe apprezzato, o sparavi a caso?
Più avanti perde di nuovo l'autocoscienza di sé quando sostiene che molte persone gli hanno detto che era bello il secondo lato di The Wicked Lady suonato dalla filarmonica (da cui l'idea di fare dischi di musica classica). Ma quando mai! Non ricordo d'aver conosciuto in vita mia nessuno che non preferisse il primo lato, suonato da lui in persona ai sintetizzatori!
Demenziale poi, sempre a proposito dell'auto-percezione di sé nello spazio e nel tempo, l'idea di far sparire del tutto il suo nome e volto dalla copertina di Bankstatement e Strictly Inc... Persino io che sono un suo fan accanito ho impiegato un sacco di tempo (intendo dire proprio anni) per capire che quei due dischi strani erano effettivamente suoi, e non di un omonimo o di qualcun altro che non c'entrava nulla. E qui devo aggiungere che evidentemente gli è venuta a mancare anche la produzione: un produttore serio, che sa guidare un artista e livellare i suoi picchi di genio e follia, non gli avrebbe mai lasciato fare una mossa falsa di questa gravità!
Ciliegina sulla torta: le sue tracce originali di pianoforte praticamente inudibili anche col cornetto acustico su Five. Alzi la mano chi preferisce ascoltare un'orchestra di turnisti anonimi piuttosto che Tony Banks e dico Tony Banks seduto al pianoforte a coda!!!
Secondo me, ecco... Attorno a Banks non si è mai venuta a creare del tutto quella miscela vincente di autocoscienza di sé, coerenza, conoscenze, promozione e investimenti sufficienti, uniti ad un pizzico di fortuna. Ha avuto in parte ciascuna di queste cose, ma mai tutte assieme e non nel momento giusto.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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