Peter pro Palestina

Spazio dedicato alla carriera dello storico cantante del gruppo, ora impegnato nella produzione e promozione di suoni provenienti da tutto il mondo.

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Postby theknife » 11 Jan 2009, 07:34

Peter Gabriel assieme ad Annie Lennox, Vanesse Redgrave e altri parteciperà alla sfilata di protesta contro gli attacchi israeliani di questi giorni che secondo il Daily Mail muoverà oggi dall'Hyde ParkSpeaker's corner di Londra fino all'ambasciata Israeliana a Kensington.
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Postby Phoberomys » 11 Jan 2009, 07:41

Beep!
Meno cento punti.
[:-!]
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Postby Rael Matrix » 11 Jan 2009, 08:10

Mentre scrivevo il post sulla manifestazione di ieri tu mi avevi anticipato. Mi dispiace[I8)]
Comunque la manifestazione si è svolta ieri pomeriggio.
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Postby theknife » 11 Jan 2009, 08:20

viste le foto del tuo post, Elio, mi associo al commento di Davide...Pete deve stare molto attento se non vuol rischiare di passar per banale e strumentalizzato...non c'è bisogno di partecipare ad un corteo per esprimere il proprio immaginabile dissenso. Anche un perfetto cretino sa che queste manifestazioni possono degenare e le partecipazioni possono essere utilizzate allo scopo di alcuni...such a shame!
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Postby Duke59 » 11 Jan 2009, 10:40

La PFM, per aver partecipato negli anni '70 ad una manifestazione pro-Palestina, ne ricavò il ban permanente dagli USA.

Sono questioni indubbiamente spinose dove, sebbene siano tutti a "favor della pace", nessuno la smette di tirar bombe.

E capire dove sia giusto schierarsi non è così semplice.

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è ... una MALATTIA DISTRUTTIVA.


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Postby Duke of Mar » 11 Jan 2009, 10:47

Fu vergognoso, incivile ed antidemocratico il comportamento degli USA, non l'esercizio della libertà di pensiero da parte della PFM. O no? [;)]
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Postby intermediario » 11 Jan 2009, 11:54

In Israele e Palestina esistono (da entrambe le parti) guerrafondai che hanno tutto l'interesse a protrarre la guerra all'infinito. Non a vincerla, solo a protrarla; altrimenti non potrebbe durare decenni e decenni.
Quindi manifestare solo davanti all'ambasciata di Israele può essere facilmente strumentalizzato o male interpretato.
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Postby genesisforever » 11 Jan 2009, 12:23

infatti, anche perchè in quest'ultimo caso il macello è partito dai razzi lanciati da hamas.
scusate, ma la partecipazione dei vips a questa manifestazione mi pare tanto da "pacifisti della domenica". [;)]
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Postby Phoberomys » 11 Jan 2009, 13:38

quote:
Originally posted by Duke59

La PFM, per aver partecipato negli anni '70 ad una manifestazione pro-Palestina, ne ricavò il ban permanente dagli USA.


Già, stavo per scriverlo io.
"PFM for PLO", mi ricordo che Pagani così citava un articolo di giornale americano, dove PLO è l'acronimo OLP per gli anglofoni.
Un titolo decisamente ben trovato, a livello formale, che contribuì se non erro ad alimentare l'ostracismo per la nostra band.

Adesso temo che riscuoterebbe lo stesso sfavore una dichiarazione pro-Israele [:-!] - a tanto siamo arrivati dopo decenni di propaganda anti Israeliana da parte, anche, di tanti "inconsapevoli" intellettuali "di sinistra", tra i quali mi sconcerta adesso ritrovare anche Gabriel.

Tutti pacifici, tutti buonini - ovviamente come al solito chi fa casino e spacca tutto (e in questo caso brucia bandiere israeliane) è sempre qualcun altro: autonomi, infiltrati. "Fascisti". Marziani.
Che tristezza.
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Postby King of Maybe » 11 Jan 2009, 13:50

quote:
Originally posted by Phoberomys

Beep!
Meno cento punti.
[:-!]



Concordo: mi sta bene una manifestazione per la pace, ma la pace sta al di sopra degli schieramenti...

Non penso però che Peter si faccia strumentalizzare: non è mica uno sprovveduto! è ben consapevole della situazione in corso in Medio Oriente e sa anche molto bene che una sua dichiarazione o un intento hanno un'eco importante.

Qualcuno avrebbe da postare il video di un'intervista rilasciata dopo l'11 settembre? La vidi su MTV e mi colpì molto...
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Postby Rael Matrix » 11 Jan 2009, 14:21

ALT !



Falso allarme! Peter "avrebbe" dovuto essere nel corteo invece si trovava, e si trova ancora, a Los Angeles, al pre-party della Walt Disney/Miramax per il Golden Globe dell'11 gennaio.

Qui è con Miley Cyrus all'Hotel Beverly Wishire a Beverly Hills, Los Angeles,California.

Un pò distante dall'ambasciata israeliana di Londra[J-,]

Image
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Postby Supper s Ready » 11 Jan 2009, 14:25

Hai capito Pete... [:D]
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Postby Duke of Mar » 11 Jan 2009, 14:30

Anche peggio... [X-P]
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Postby Rael Matrix » 11 Jan 2009, 14:48

Ma dai...la ragazzina ha 16 anni[:D]...e poi con lui c'è la Pina (al secolo Meabh Flynn)
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Postby Duke of Mar » 11 Jan 2009, 15:26

Ma infatti non mi riferivo alla ragazzina (la solita ninfetta alla Britney Spears... [xx(]), ma all'occasione... "a Los Angeles, al pre-party della Walt Disney/Miramax per il Golden Globe"... ma che tristezza...[V][X-P]
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Postby Phoberomys » 11 Jan 2009, 16:02

Meglio al party del Golden Globe (al quale è candidato per Down to Earth) e in compagnia della deliziosa ragazzina (altro che quel rospo della Spears) che in piazza con i panciafichisti a senso unico.
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Postby Duke of Mar » 11 Jan 2009, 16:15

Beep!
Meno mille punti.
[:-!]



[:D]
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Postby musicante61 » 11 Jan 2009, 18:22

quote:
Originally posted by Phoberomys

Meglio al party del Golden Globe (al quale è candidato per Down to Earth) e in compagnia della deliziosa ragazzina (altro che quel rospo della Spears) che in piazza con i panciafichisti a senso unico.


....Allora più 5 punti.....[:D]
Coloro che reprimono il desiderio, lo fanno perchè il loro desiderio è abbastanza debole da essere represso. William Blake
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Postby Supper s Ready » 11 Jan 2009, 18:59

quote:
Originally posted by Duke of Mar

Fu vergognoso, incivile ed antidemocratico il comportamento degli USA, non l'esercizio della libertà di pensiero da parte della PFM. O no? [;)]


Quotone
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Postby Supper s Ready » 11 Jan 2009, 19:01

quote:
Originally posted by Rael Matrix

Ma dai...la ragazzina ha 16 anni[:D]...e poi con lui c'è la Pina (al secolo Meabh Flynn)


Ma se la ragazzina (al secolo Miley Cyrus, la segue mia sorella [:-!]) non sa nemmeno chi è "quello" con cui ha fatto la foto !!![!:-!]
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Postby Rael Matrix » 11 Jan 2009, 19:08

quote:
Originally posted by Supper s Ready

Ma se la ragazzina (al secolo Miley Cyrus, la segue mia sorella [:-!]) non sa nemmeno chi è "quello" con cui ha fatto la foto !!![!:-!]



Esatto![:D]
La ragazzina era lì come candidata al Golden Globe con la canzone "I thought I lost you", cantata da lei e da John Travolta nel film Bolt.
Si è fatta fotografare con chiunque, anche se non conosceva chi fosse la persona. Il sorriso di Peter lo conferma.[;)]
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Postby marcoleodori » 11 Jan 2009, 19:10

La ragazzina ha il Papà cantante/musicista e secondo me sa benissimo chi è Peter... La foto non è casuale e lei sembra anche emozionata oltrechè divertita... Miley è anche l'idolo di mia figlia... [:)][:)][;)]
E sarà la prima che incontri per strada,
che tu coprirai d'oro
per un bacio mai dato,
per un amore nuovo...
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Postby Duke of Mar » 11 Jan 2009, 19:11

Per me l'ha scambiato per Faletti... [:D][:D][:D]
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Postby highinfidelity » 12 Jan 2009, 05:33

quote:
Originally posted by Duke of Mar

Fu vergognoso, incivile ed antidemocratico il comportamento degli USA, non l'esercizio della libertà di pensiero da parte della PFM. O no? [;)]

Verissimo.

E certamente Peter e' sensibile al problema della liberta' dei popoli e non mi sarei stupito quand'anche avesse manifestato.

Il problema di questi giorni pero', almeno per come la vedo io, e' che non siamo piu' negli anni '70. Negli anni '70 la palestina si affacciava alla ribalta politica internazionale per rivendicare la propria esistenza. Le manifestazioni pro-Palestina giustamente si sprecavano. Ma ormai la (giusta) pretesa palestinese ad un proprio stato autonomo ed indipendente e' un fatto assodato, tant'e' che c'e' (c'era) un processo di pace che va (andava) avanti da almeno un decennio.

Una manifestazione "pro Palestina" di portata generale, quindi, secondo me attualmente non ha alcun senso. Da un lato il problema e' arcinoto a tutti tant'e' che si stava percorrendo una strada, appoggiata dall'ONU, per risolverlo; strada che e' stata affossata dai palestinesi stessi col loro sciagurato lancio di missili. Non serve quindi alcuna pubblicita': sui giornali non si parla d'altro.

Dall'altro lato, l'elezione degli integralisti islamici di Hamas al potere fa nutrire pesanti dubbi sulla capacita' stessa dei palestinesi di saper gestire un proprio stato indipendente con saggezza e rimanendo in concordia con il resto del mondo.

Contro cosa si manifesta, quindi? Contro gli israeliani che hanno (giustamente) risposto al fuoco dopo uno sciagurato attacco unilaterale a sorpresa? E perche' mai? Oppure contro Hamas, che pero' e' stato legittimamente votato dai palestinesi stessi, che l'hanno follemente voluto al governo? Ma allora in questo caso, la manifestazione e' A FAVORE oppure CONTRO i palestinesi?

Oppure l'intenzione sarebbe quella di manifestare contro le vittime di guerra, cosi', in generale? In tal caso allora sarebbe piu' opportuno fare una manifestazione "contro tutte le guerre e tutte le ingiustizie in tutto il mondo", evitando di entrare nel merito del conflitto israelo-palestinese che, a questo punto, non e' che una goccia in un oceano.
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Postby theknife » 12 Jan 2009, 05:44

eccellente High! Proprio x tutto quello che hai detto trovo la sfilata di artisti fuori luogo ed inconcepibilmente aperta ad essere unilateralmente strumentalizzata
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Postby mozo » 12 Jan 2009, 05:50

Ineccepibile la disamina di High...[^]

Quoto in toto...
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Postby genesis » 12 Jan 2009, 06:05

quote:
Originally posted by Phoberomys

Meglio al party del Golden Globe (al quale è candidato per Down to Earth) e in compagnia della deliziosa ragazzina (altro che quel rospo della Spears) che in piazza con i panciafichisti a senso unico.


Quoto.
+ infiniti punti. Ma lascia perdere i buonisti che ormai.....
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Postby genesis » 12 Jan 2009, 06:15

quote:
Originally posted by highinfidelity

quote:
Originally posted by Duke of Mar

Fu vergognoso, incivile ed antidemocratico il comportamento degli USA, non l'esercizio della libertà di pensiero da parte della PFM. O no? [;)]

Verissimo.

E certamente Peter e' sensibile al problema della liberta' dei popoli e non mi sarei stupito quand'anche avesse manifestato.

Il problema di questi giorni pero', almeno per come la vedo io, e' che non siamo piu' negli anni '70. Negli anni '70 la palestina si affacciava alla ribalta politica internazionale per rivendicare la propria esistenza. Le manifestazioni pro-Palestina giustamente si sprecavano. Ma ormai la (giusta) pretesa palestinese ad un proprio stato autonomo ed indipendente e' un fatto assodato, tant'e' che c'e' (c'era) un processo di pace che va (andava) avanti da almeno un decennio.

Una manifestazione "pro Palestina" di portata generale, quindi, secondo me attualmente non ha alcun senso. Da un lato il problema e' arcinoto a tutti tant'e' che si stava percorrendo una strada, appoggiata dall'ONU, per risolverlo; strada che e' stata affossata dai palestinesi stessi col loro sciagurato lancio di missili. Non serve quindi alcuna pubblicita': sui giornali non si parla d'altro.

Dall'altro lato, l'elezione degli integralisti islamici di Hamas al potere fa nutrire pesanti dubbi sulla capacita' stessa dei palestinesi di saper gestire un proprio stato indipendente con saggezza e rimanendo in concordia con il resto del mondo.

Contro cosa si manifesta, quindi? Contro gli israeliani che hanno (giustamente) risposto al fuoco dopo uno sciagurato attacco unilaterale a sorpresa? E perche' mai? Oppure contro Hamas, che e' stato legittamamente votato dai palestinesi stessi, che l'hanno follemente voluto al governo? Ma allora in questo caso, la minfestazione e' A FAVORE oppure CONTRO i palestinesi?

Oppure l'intenzione sarebbe quella di manifestare contro le vittime di guerra, cosi', in generale? In tal caso allora sarebbe piu' opportuno fare una manifestazione "contro tutte le guerre e tutte le ingiustizie in tutto il mondo", evitando di entrare nel merito del conflitto israelo-palestinese che, a questo punto, non e' che una goccia in un oceano.


Tutto giusto. E poi sarebbe da aprire una discussione riguardo il coinvolgimento dei personaggi del mondo dello spettacolo, che si hanno la sacrosanta libertà come tutti debbono avere di dire la loro, ma che facendosi coinvolgere totalmente e in maniera schierata, si espongono a una scelta forte. E forte è passare da Disney con il mondo dorato intorno di cui fai parte, a una manifestazione propalestina con un Boing e un taxi.
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Postby highinfidelity » 12 Jan 2009, 06:19

Ma cosa si intende con panciafichisti? E' la prima volta che lo sento... [:-I]
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Postby ciciuisss » 12 Jan 2009, 07:11

Invito tutti ad informarsi di più su quanto è avvenuto e sta avvenendo in Israele-Palestina.
Invito tutti a leggere siti/giornali/riviste NON italiani.
L’informazione in Italia a tutti i livelli (e non solo su questo argomento) spesso non è attendibile, ma parziale, faziosa e fuorviante.

...a parte qualche giornalista, che riesce ancora a lavorare rimanendo relativamente libero (ma per quanto?).
Dall’editoriale di Barbara Spinelli, La Stampa, domenica 12 Gennaio 2009:

“Gaza: non più di 40 chilometri di lunghezza, 9,7 chilometri di profondità. Con 360 chilometri quadrati, Gaza è più piccola di Roma e abitata da 1,5 milioni di palestinesi.
Inevitabile che in un lembo sì minuscolo i civili abbattuti siano tanti (metà degli uccisi, secondo alcuni). Inevitabile chiedersi se i governanti israeliani non persistano nella cecità, quando negano che la loro guerra sia contro i civili e un disastro umanitario.
Israele ha serie ragioni da accampare: i missili di Hamas sulle città del Sud, da anni e malgrado il ritiro unilaterale voluto da Sharon nel 2005, generano angoscia e collera indicibile, anche se i morti non sono molti. Ma ci sono cose non dette, in chi giustamente s’indigna: cose che questi ultimi nascondono a se stessi, dure da ammettere, non vere.
Non è vero, innanzitutto, che lo Stato israeliano reagisca senza voler penalizzare i civili.
Bersagliando i luoghi da cui partono i missili di Hamas, esso sa che subito Hamas e i missili si sposteranno altrove, e che in quei luoghi non resteranno che i civili: vecchi, donne, bambini. Lo dicono essi stessi, ai giornalisti: «Quando parte un missile vicino alle nostre case, scuole, moschee, sappiamo che non Hamas sarà colpito, ma noi». La domanda è tremenda: come spiegare agli abitanti di Gaza la differenza con rappresaglie che, come a Marzabotto, sacrificarono centinaia di civili al posto di introvabili partigiani?
Secondo: non è vero che non esistessero alternative all’attacco aereo e terrestre. Se la tregua con Hamas non ha funzionato, è perché mai iniziò veramente. Perché i coloni avevano evacuato la Striscia ma Israele manteneva il controllo dei cieli, del mare, dei confini. Il cessate il fuoco negoziato a giugno prevedeva la fine del lancio di missili palestinesi ma anche la rimozione del blocco di Gaza, imputabile a Israele. I missili son diminuiti, anche se non scomparsi: ne cadevano a centinaia tra maggio e giugno, ne son caduti meno di 20 nei quattro mesi successivi. Nulla invece è accaduto per il blocco.
Questo è il «fardello di colpe» israeliane, non piccolo, e ancora una volta la geografia aiuta a capire.
Dice il governo d’Israele che dal 2005 Gaza appartiene ai palestinesi, ma che non è servito a nulla. È falso anche questo, perché Gaza è priva di autonomia. Non le manca solo il controllo dell’aria, del mare. Ci sono sei punti di passaggio che dovrebbero consentire il transito di cibo, acqua, elettricità, uomini (lungo la frontiera con Israele il valico Erez a Nord, i valichi Nahal Oz, Karni, Kissufim, Sufa a Est; ai confini con l’Egitto il valico Rafah) e tutti sono chiusi.
Per una briciola come Gaza è impossibile vivere senza rapporti coll’esterno, ed essi sono bloccati da quando Hamas ha vinto le elezioni e rotto con Fatah. Anche in tal caso un’intera popolazione paga per i politici, e quando il cardinale Martino parla di campo di concentramento (altri parlano di prigione a cielo aperto) non s’allontana dai fatti. I tunnel servono a contrabbandare armi, è vero. Ma anche a trasportare cibo, medicine, pezzi industriali di ricambio. Il disastro umanitario a Gaza non comincia oggi. E quel milione e mezzo è lì perché cacciatovi dall’esercito israeliano nel ’48.
La punizione è parola chiave, in numerose guerre israeliane. Ma la punizione in massa dei civili non punisce in realtà nessuno, e accresce ire omicide nei contemporanei e nei discendenti.
È una sorta di vendetta esibita.
È guerra terapeutica che libera da inibizioni morali, guerra fatta per roteare gli occhi, scrive Yossi Sarid (Haaretz, 9 gennaio). È non solo feroce, ma vana. I missili di Hamas continuano a colpire e hanno addirittura allungato la gittata: ormai colpiscono Beer Sheva (36 chilometri dalla centrale atomica di Dimona) e la base di Tel Nof (27 chilometri da Tel Aviv).
Gaza e Cisgiordania sono più che mai interdipendenti. Quel che accade in Cisgiordania ha pesato amaramente su Gaza, e pesa ancora. In questo caso sì: non c’è alternativa alla decolonizzazione e al ritiro. Anche Israele, come tanti imperi, deve passare di qui. Deve smettere di separare i teatri d’azione: di edificare nuove colonie ogni volta che negozia o ogni volta che guerreggia su altri fronti, in Libano o a Gaza. È quello che teme anche oggi Dror Etkes, coordinatore dell’associazione israeliana Yesh Din (volontari per i diritti umani): «Posso certificare che proprio in queste ore stanno spianando terre in Cisgiordania per una nuova colonia presso Etz Efraim, e per un avamposto presso Kedumim». In un libro di Idith Zertal e Akiva Eldar (Lords of the Land, New York 2007) è scritto che la pace è irraggiungibile se non si riconosce che ogni singola colonia, e non solo i cosiddetti avamposti illegali, viola la legge internazionale; se non ci si spoglia dell’ossessione delle armi e delle terre idolatrate, che Olmert stesso ha denunciato poche settimane fa.”


Chi è stato in quei luoghi tormentati si rende conto immediatamente di una cosa molto semplice:
là c’è un popolo invasore e un popolo invaso, un popolo oppressore e un popolo oppresso.

Le manifestazioni avvenute in tutto il mondo (la cui eco in Italia è stata volutamente offuscata, come ai tempi di quelle planetaria all’avvio della seconda guerra del golfo), forse vogliono solo ricordare questo a coloro i quali vorrebbero riscrivere la storia nel modo che più gli fa comodo.
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Postby highinfidelity » 12 Jan 2009, 08:04

Non trovo una sola riga del testo da te citato che non conoscessi gia' da tempo o che non abbia appreso recentemente. Puoi sottolinearmi quali sarebbero le novita' sconosciute? Mica i tunnel, per caso? Se ne parla quotidianamente al TG3 e TG La7, ma forse anche altrove.

Inoltre il fatto che l'articolo da te riportato sarebbe "non fazioso" mi fa un po' sorridere. Anzi, possiamo togliere quel "un po'". Te lo riassumo in una riga: "gli israeliani sono sempre e comunque degli str.zi e i palestinesi sempre e comunque dei poveri oppressi".

Suvvia...
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Postby Supper s Ready » 12 Jan 2009, 09:53

quote:
Originally posted by marcoleodori

La ragazzina ha il Papà cantante/musicista e secondo me sa benissimo chi è Peter... La foto non è casuale e lei sembra anche emozionata oltrechè divertita... Miley è anche l'idolo di mia figlia... [:)][:)][;)]


Eh vabbè marco, se devo dire la verità anche io lo vedo Hanna Montana [:D] (più che altro perchè fa passare il tempo che per le canzoni (e ci mancherebbe)) e poi a dire la verità non l'ho mai sentito cantare il padre della fantomatica rockstar [:-I]
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Postby intermediario » 12 Jan 2009, 10:54

Quoto al 100% Hinghinfidelity.
E' vero che l'esercito israeliano distribuisce morti civili, apparentemente con l'unico scopo di aumentare l'odio e prolungare la guerra; è anche vero che da parte palestinese (e iraniana!) non si vede alcuna intenzione di stabilire un dialogo con Israele. Da entrambe le parti c'è gente che guadagna di più con la guerra che con la pace.
Comunque, se PG non c'era alla sfilata, l'argomento diventa un pò OT...
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Peter pro Palestina

Postby genesis » 12 Jan 2009, 12:50

ecco.....è proprio il "pro palestina" che troverei strano.
Nel senso che vedrei Peter in una manifestazione magari costituita da stelle come lui che mettesse in risalto la preoccupazione e direi lo sconforto delle persone che partecipano e non, nei confronti di una situazione ormai veramente drammatica e senza ritorno e che rappresenterebbe poi il pensiero di quasi tutta l' umanità;capirei che tale manifestazione mettesse a fuoco, criticandola, la forza brutale che Israele in questo momento fa valere e che è figlia di una perdita totale del credere nel dialogo, dopo tanti anni di inutili (inutili) discorsi.
Ma una presa di posizione cosi'(pro palestina detto cosi' potrebbe voler dire pro Hamas?), sarebbe la stessa della Sinistra e Destra estreme, che non a caso espongono gli stessi pensieri usando i medesimi sistemi.
Torniamo alla musica, vai! Con Peter e con tutto il buon vecchio caro Rock.
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Postby theknife » 12 Jan 2009, 13:46

quote:
Originally posted by genesis

ecco.....è proprio il "pro palestina" che troverei strano.


http://www.gulfnews.com/world/United_Ki ... 73918.html

"The pro-Palestinian demonstration is expected to be joined by stars including singers Annie Lennox and Peter Gabriel, actors Corin and Vanessa Redgrave, and Children's Laureate Michael Rosen.

Their march will end near the Israeli Embassy in Palace Green."
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Postby theknife » 12 Jan 2009, 13:51

OT
[quote][i]Originally posted by Rael Matrix

La ragazzina era lì come candidata al Golden Globe con la canzone "I thought I lost you", cantata da lei e da John Travolta nel film Bolt


John Travolta ha perso il figlio di 16 anni per un infarto a seguito di un attacco epilettico 10 giorni fa[:.-(]
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Postby genuflesso » 12 Jan 2009, 14:50

Incredibile vedere assieme il mio idolo con l'idolo di mia figlia.
Grazie RaeleMatrice!
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Postby Phoberomys » 12 Jan 2009, 15:51

Mi fa piacere che tua figlia segua PG!
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Postby Duke of Mar » 12 Jan 2009, 15:52

[:-D][:-D][:-D]
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Postby genuflesso » 12 Jan 2009, 16:08

Ci manca solo che si prenda sul serio quella vecchia babbiona della Spinelli, che ogni domenica straparla su La Stampa.
MA PER FAVORE!!!!

Mi chiedo come mai i moderatori sorvolino su post lunghi una pagina di politica.
Per molto molto meno mi hanno cancellato non so quante volte.



quote:
Originally posted by ciciuisss


Invito tutti ad informarsi di più su quanto è avvenuto e sta avvenendo in Israele-Palestina.
Invito tutti a leggere siti/giornali/riviste NON italiani.
L’informazione in Italia a tutti i livelli (e non solo su questo argomento) spesso non è attendibile, ma parziale, faziosa e fuorviante.

...a parte qualche giornalista, che riesce ancora a lavorare rimanendo relativamente libero (ma per quanto?).
Dall’editoriale di Barbara Spinelli, La Stampa, domenica 12 Gennaio 2009:

“Gaza: non più di 40 chilometri di lunghezza, 9,7 chilometri di profondità. Con 360 chilometri quadrati, Gaza è più piccola di Roma e abitata da 1,5 milioni di palestinesi.
Inevitabile che in un lembo sì minuscolo i civili abbattuti siano tanti (metà degli uccisi, secondo alcuni). Inevitabile chiedersi se i governanti israeliani non persistano nella cecità, quando negano che la loro guerra sia contro i civili e un disastro umanitario.
Israele ha serie ragioni da accampare: i missili di Hamas sulle città del Sud, da anni e malgrado il ritiro unilaterale voluto da Sharon nel 2005, generano angoscia e collera indicibile, anche se i morti non sono molti. Ma ci sono cose non dette, in chi giustamente s’indigna: cose che questi ultimi nascondono a se stessi, dure da ammettere, non vere.
Non è vero, innanzitutto, che lo Stato israeliano reagisca senza voler penalizzare i civili.
Bersagliando i luoghi da cui partono i missili di Hamas, esso sa che subito Hamas e i missili si sposteranno altrove, e che in quei luoghi non resteranno che i civili: vecchi, donne, bambini. Lo dicono essi stessi, ai giornalisti: «Quando parte un missile vicino alle nostre case, scuole, moschee, sappiamo che non Hamas sarà colpito, ma noi». La domanda è tremenda: come spiegare agli abitanti di Gaza la differenza con rappresaglie che, come a Marzabotto, sacrificarono centinaia di civili al posto di introvabili partigiani?
Secondo: non è vero che non esistessero alternative all’attacco aereo e terrestre. Se la tregua con Hamas non ha funzionato, è perché mai iniziò veramente. Perché i coloni avevano evacuato la Striscia ma Israele manteneva il controllo dei cieli, del mare, dei confini. Il cessate il fuoco negoziato a giugno prevedeva la fine del lancio di missili palestinesi ma anche la rimozione del blocco di Gaza, imputabile a Israele. I missili son diminuiti, anche se non scomparsi: ne cadevano a centinaia tra maggio e giugno, ne son caduti meno di 20 nei quattro mesi successivi. Nulla invece è accaduto per il blocco.
Questo è il «fardello di colpe» israeliane, non piccolo, e ancora una volta la geografia aiuta a capire.
Dice il governo d’Israele che dal 2005 Gaza appartiene ai palestinesi, ma che non è servito a nulla. È falso anche questo, perché Gaza è priva di autonomia. Non le manca solo il controllo dell’aria, del mare. Ci sono sei punti di passaggio che dovrebbero consentire il transito di cibo, acqua, elettricità, uomini (lungo la frontiera con Israele il valico Erez a Nord, i valichi Nahal Oz, Karni, Kissufim, Sufa a Est; ai confini con l’Egitto il valico Rafah) e tutti sono chiusi.
Per una briciola come Gaza è impossibile vivere senza rapporti coll’esterno, ed essi sono bloccati da quando Hamas ha vinto le elezioni e rotto con Fatah. Anche in tal caso un’intera popolazione paga per i politici, e quando il cardinale Martino parla di campo di concentramento (altri parlano di prigione a cielo aperto) non s’allontana dai fatti. I tunnel servono a contrabbandare armi, è vero. Ma anche a trasportare cibo, medicine, pezzi industriali di ricambio. Il disastro umanitario a Gaza non comincia oggi. E quel milione e mezzo è lì perché cacciatovi dall’esercito israeliano nel ’48.
La punizione è parola chiave, in numerose guerre israeliane. Ma la punizione in massa dei civili non punisce in realtà nessuno, e accresce ire omicide nei contemporanei e nei discendenti.
È una sorta di vendetta esibita.
È guerra terapeutica che libera da inibizioni morali, guerra fatta per roteare gli occhi, scrive Yossi Sarid (Haaretz, 9 gennaio). È non solo feroce, ma vana. I missili di Hamas continuano a colpire e hanno addirittura allungato la gittata: ormai colpiscono Beer Sheva (36 chilometri dalla centrale atomica di Dimona) e la base di Tel Nof (27 chilometri da Tel Aviv).
Gaza e Cisgiordania sono più che mai interdipendenti. Quel che accade in Cisgiordania ha pesato amaramente su Gaza, e pesa ancora. In questo caso sì: non c’è alternativa alla decolonizzazione e al ritiro. Anche Israele, come tanti imperi, deve passare di qui. Deve smettere di separare i teatri d’azione: di edificare nuove colonie ogni volta che negozia o ogni volta che guerreggia su altri fronti, in Libano o a Gaza. È quello che teme anche oggi Dror Etkes, coordinatore dell’associazione israeliana Yesh Din (volontari per i diritti umani): «Posso certificare che proprio in queste ore stanno spianando terre in Cisgiordania per una nuova colonia presso Etz Efraim, e per un avamposto presso Kedumim». In un libro di Idith Zertal e Akiva Eldar (Lords of the Land, New York 2007) è scritto che la pace è irraggiungibile se non si riconosce che ogni singola colonia, e non solo i cosiddetti avamposti illegali, viola la legge internazionale; se non ci si spoglia dell’ossessione delle armi e delle terre idolatrate, che Olmert stesso ha denunciato poche settimane fa.”


Chi è stato in quei luoghi tormentati si rende conto immediatamente di una cosa molto semplice:
là c’è un popolo invasore e un popolo invaso, un popolo oppressore e un popolo oppresso.

Le manifestazioni avvenute in tutto il mondo (la cui eco in Italia è stata volutamente offuscata, come ai tempi di quelle planetaria all’avvio della seconda guerra del golfo), forse vogliono solo ricordare questo a coloro i quali vorrebbero riscrivere la storia nel modo che più gli fa comodo.



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Postby genuflesso » 12 Jan 2009, 16:08

quote:
Originally posted by Phoberomys

Mi fa piacere che tua figlia segua PG!



Touché!
Dovevo scrivere "l'idola" di mia figlia.
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Postby Phoberomys » 12 Jan 2009, 16:17

Valà valà valà..... [;)]

Apro una parentesina atrocemente off-topic: non possono venirmi a raccontare che i magnacc-, ehm, magnati dell'industria disco-cinematografica, nel buttar fuori continuamente queste ninfette così carucce e preconfezionate, non abbiano in mente (anche) un pubblico un po' meno innocente e un po' più anzianotto rispetto ai teenager alle quali sono nominalmente rivolte.

Sia chiaro che non parlo per me, o per Genuf. O per Pìter. [;)]

Seriamente, è un cattivo pensiero che ho da un bel po'. [:-I]
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Postby genuflesso » 12 Jan 2009, 16:23

Stavolta non ho capito niente.
Ma sono io....
Comunque Miley Cyrus è un talento eccezionale.
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Postby Supper s Ready » 12 Jan 2009, 17:56

quote:
Originally posted by genuflesso

Comunque Miley Cyrus è un talento eccezionale.


A fare che? [:-I] [:D]
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Postby genuflesso » 12 Jan 2009, 18:11

Capisco l'abitudine a seguire ultrasessantenni....
Un talento è un talento, 16 anni attrice, cantante, bravissima.
Fìdati.
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Postby Supper s Ready » 12 Jan 2009, 18:22

Bho! poteva essere un talento Jimi Hendrix a 16 anni, ma sono di parte [;)]
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Postby highinfidelity » 13 Jan 2009, 05:03

Va bene tutto, purche' non faccia la fine della Britney Spears o della Lindsay Lohan di turno... [:-j]
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
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Postby genesis » 13 Jan 2009, 11:52

quote:
Originally posted by theknife

quote:
Originally posted by genesis

ecco.....è proprio il "pro palestina" che troverei strano.


http://www.gulfnews.com/world/United_Ki ... 73918.html

"The pro-Palestinian demonstration is expected to be joined by stars including singers Annie Lennox and Peter Gabriel, actors Corin and Vanessa Redgrave, and Children's Laureate Michael Rosen.

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quote:
Originally posted by theknife
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Originally posted by genesis
ecco.....è proprio il "pro palestina" che troverei strano.
http://www.gulfnews.com/world/United_Ki ... 73918.html"The pro-Palestinian demonstration is expected to be joined by stars including singers Annie Lennox and Peter Gabriel, actors Corin and Vanessa Redgrave, and Children's Laureate Michael Rosen. Their march will end near the Israeli Embassy in Palace Green."
Non intendevo scrivendo "strano", evidenziare dei dubbi sulle fonti di The Knife. Volevo dire che è strano che una persona della sua cultura e della sua esperienza in campo di pacifismo e tant' altro, possa pensare che schierarsi con una fazione (pur in questo momento offesa oltre l' immaginabile, possa essere d' aiuto all' obbiettivo che tutti noi vorremmo e cioè quello di trovare una via che porti a fermare questa cosa che noi della ns generazione, ci troviamo a vedere tutti i giorni al tg da quando mangiamo le pappine e che non possiamo più.
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Postby MadManMoon » 14 Jan 2009, 04:26

Riporto qui il msg che avevo scritto nel post-doppione chiuso da
highinfidelity...

Io chiedo solo di spogliarsi un attimo degli occhi occidentali che tutti abbiamo, non si può sempre dividere tutto in bianco e nero, in buoni e cattivi, perchè è vero che Israele ha tutti i diritti di difendersi da qualcuno che gli lancia i razzi ma ovviamente non ha il diritto di affamare e vessare una popolazione e questo è quello che sta facendo ai Palestinesi da molto tempo.

Durante questa fase della guerra ho ascoltato qualche telegiornale in quanto impossibilitato ad accedere ad un pc (normalmente vado a cercarmi le notizie su internet perchè la stampa italiana è totalmente inaffidabile e menzognera) e il TG5 durante un servizio ha detto che "...in un momento di tregua sono entrati a Gaza parenti e amici provenienti dai CAMPI PROFUGHI in Egitto che portavano SOLDI E VIVERI alla popolazione della Striscia...". Sono rimasto senza parole, non riesco a considerare naturale l'esistenza di campi profughi, sono posti abitati da qualcuno senza casa, senza vita, senza un domani, persone che hanno dovuto lasciare il proprio mondo per scappare dalla morte. In occidente siamo portati sempre a pensare che i nemici siano dei pazzi sanguinari che vogliono la nostra fine e solo per i gusto sadico di volerci tutti morti e la cosa più buffa (se non fosse così tragica) è che nel mondo arabo pensano esattamente la stessa cosa di noi...
perchè ogni Uomo ha una Luna nella sua Follia...
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Postby theknife » 14 Jan 2009, 05:16

in altri paesi del mondo purtroppo succede ance molto di peggio e non lo si nota neanche su internet...israee è nel mirino da sempre e così la qustione palestinese...ma africa e asia sono davvero dimenticate
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Postby Rael Matrix » 14 Jan 2009, 05:19

Questa è la lettera firmata da Peter Gabriel che invita alla marcia di protesta a Londra contro l'ambasciata d'Israele per sabato 10 gennaio 2009.

Pubblicata a pagina 31 sul quotidiano inglese THE GUARDIAN ( http://www.guardian.co.uk/world/2009/ja ... za-israel1 ) dell'8 gennaio 2009:


We speak out for the people of Gaza. What is happening there is a crime against humanity. We are asking everyone to be at Speaker's Corner in London at 12.30pm on Saturday 10 January, and join the march to the Israeli embassy.



Tony Benn President, Stop the War Coalition

Andrew Murray Chair, STWC

Annie Lennox, Michael Nyman, Brian Eno, Alexei Sayle, Terry Jones, Dr Richard Horton, Bill Bailey, Vanessa Redgrave, Nigel Kennedy, Janet Suzman, Linton Kwesi Johnson, Samuel West, Caryl Churchill, AL Kennedy, Tariq Ali, Corin Redgrave, John Williams, Lauren Booth, Yasmin Alibhai-Brown, Roger Lloyd Pack, Jehane Markham, John Pilger, Susan Wooldridge, Katherine Hamnett, Kika Markham, David Gentleman, Professor Hilary Rose, Iain Banks, Miriam Margolyes, Professor Steven Rose, Mark Thomas, Timberlake Wertenbaker, Mark Steel, Andy de la Tour, Professor Paul Gilroy, Michael Rosen, Janie Dee, Kathy Panama, Mike & Kate Westbrook, Craig Murray, Ed Harcourt, Dave Randall, Ian Macdonald QC, Michael Kustow, Michael La Rose, Louise Christian, Ali Hussein, Liane Aukin, Eugene Skeef, Keith Burstein, Peter Gabriel
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