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Originally posted by Duke59
La PFM, per aver partecipato negli anni '70 ad una manifestazione pro-Palestina, ne ricavò il ban permanente dagli USA.
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Originally posted by Phoberomys
Beep!
Meno cento punti.
[:-!]
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Originally posted by Phoberomys
Meglio al party del Golden Globe (al quale è candidato per Down to Earth) e in compagnia della deliziosa ragazzina (altro che quel rospo della Spears) che in piazza con i panciafichisti a senso unico.
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Originally posted by Duke of Mar
Fu vergognoso, incivile ed antidemocratico il comportamento degli USA, non l'esercizio della libertà di pensiero da parte della PFM. O no? [;)]
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Originally posted by Rael Matrix
Ma dai...la ragazzina ha 16 anni[:D]...e poi con lui c'è la Pina (al secolo Meabh Flynn)
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Originally posted by Supper s Ready
Ma se la ragazzina (al secolo Miley Cyrus, la segue mia sorella [:-!]) non sa nemmeno chi è "quello" con cui ha fatto la foto !!![!:-!]
quote:Verissimo.
Originally posted by Duke of Mar
Fu vergognoso, incivile ed antidemocratico il comportamento degli USA, non l'esercizio della libertà di pensiero da parte della PFM. O no? [;)]
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Originally posted by Phoberomys
Meglio al party del Golden Globe (al quale è candidato per Down to Earth) e in compagnia della deliziosa ragazzina (altro che quel rospo della Spears) che in piazza con i panciafichisti a senso unico.
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Originally posted by highinfidelityquote:Verissimo.
Originally posted by Duke of Mar
Fu vergognoso, incivile ed antidemocratico il comportamento degli USA, non l'esercizio della libertà di pensiero da parte della PFM. O no? [;)]
E certamente Peter e' sensibile al problema della liberta' dei popoli e non mi sarei stupito quand'anche avesse manifestato.
Il problema di questi giorni pero', almeno per come la vedo io, e' che non siamo piu' negli anni '70. Negli anni '70 la palestina si affacciava alla ribalta politica internazionale per rivendicare la propria esistenza. Le manifestazioni pro-Palestina giustamente si sprecavano. Ma ormai la (giusta) pretesa palestinese ad un proprio stato autonomo ed indipendente e' un fatto assodato, tant'e' che c'e' (c'era) un processo di pace che va (andava) avanti da almeno un decennio.
Una manifestazione "pro Palestina" di portata generale, quindi, secondo me attualmente non ha alcun senso. Da un lato il problema e' arcinoto a tutti tant'e' che si stava percorrendo una strada, appoggiata dall'ONU, per risolverlo; strada che e' stata affossata dai palestinesi stessi col loro sciagurato lancio di missili. Non serve quindi alcuna pubblicita': sui giornali non si parla d'altro.
Dall'altro lato, l'elezione degli integralisti islamici di Hamas al potere fa nutrire pesanti dubbi sulla capacita' stessa dei palestinesi di saper gestire un proprio stato indipendente con saggezza e rimanendo in concordia con il resto del mondo.
Contro cosa si manifesta, quindi? Contro gli israeliani che hanno (giustamente) risposto al fuoco dopo uno sciagurato attacco unilaterale a sorpresa? E perche' mai? Oppure contro Hamas, che e' stato legittamamente votato dai palestinesi stessi, che l'hanno follemente voluto al governo? Ma allora in questo caso, la minfestazione e' A FAVORE oppure CONTRO i palestinesi?
Oppure l'intenzione sarebbe quella di manifestare contro le vittime di guerra, cosi', in generale? In tal caso allora sarebbe piu' opportuno fare una manifestazione "contro tutte le guerre e tutte le ingiustizie in tutto il mondo", evitando di entrare nel merito del conflitto israelo-palestinese che, a questo punto, non e' che una goccia in un oceano.
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Originally posted by marcoleodori
La ragazzina ha il Papà cantante/musicista e secondo me sa benissimo chi è Peter... La foto non è casuale e lei sembra anche emozionata oltrechè divertita... Miley è anche l'idolo di mia figlia... [:)][:)][;)]
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Originally posted by genesis
ecco.....è proprio il "pro palestina" che troverei strano.
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Originally posted by ciciuisss
Invito tutti ad informarsi di più su quanto è avvenuto e sta avvenendo in Israele-Palestina.
Invito tutti a leggere siti/giornali/riviste NON italiani.
L’informazione in Italia a tutti i livelli (e non solo su questo argomento) spesso non è attendibile, ma parziale, faziosa e fuorviante.
...a parte qualche giornalista, che riesce ancora a lavorare rimanendo relativamente libero (ma per quanto?).
Dall’editoriale di Barbara Spinelli, La Stampa, domenica 12 Gennaio 2009:
“Gaza: non più di 40 chilometri di lunghezza, 9,7 chilometri di profondità. Con 360 chilometri quadrati, Gaza è più piccola di Roma e abitata da 1,5 milioni di palestinesi.
Inevitabile che in un lembo sì minuscolo i civili abbattuti siano tanti (metà degli uccisi, secondo alcuni). Inevitabile chiedersi se i governanti israeliani non persistano nella cecità, quando negano che la loro guerra sia contro i civili e un disastro umanitario.
Israele ha serie ragioni da accampare: i missili di Hamas sulle città del Sud, da anni e malgrado il ritiro unilaterale voluto da Sharon nel 2005, generano angoscia e collera indicibile, anche se i morti non sono molti. Ma ci sono cose non dette, in chi giustamente s’indigna: cose che questi ultimi nascondono a se stessi, dure da ammettere, non vere.
Non è vero, innanzitutto, che lo Stato israeliano reagisca senza voler penalizzare i civili.
Bersagliando i luoghi da cui partono i missili di Hamas, esso sa che subito Hamas e i missili si sposteranno altrove, e che in quei luoghi non resteranno che i civili: vecchi, donne, bambini. Lo dicono essi stessi, ai giornalisti: «Quando parte un missile vicino alle nostre case, scuole, moschee, sappiamo che non Hamas sarà colpito, ma noi». La domanda è tremenda: come spiegare agli abitanti di Gaza la differenza con rappresaglie che, come a Marzabotto, sacrificarono centinaia di civili al posto di introvabili partigiani?
Secondo: non è vero che non esistessero alternative all’attacco aereo e terrestre. Se la tregua con Hamas non ha funzionato, è perché mai iniziò veramente. Perché i coloni avevano evacuato la Striscia ma Israele manteneva il controllo dei cieli, del mare, dei confini. Il cessate il fuoco negoziato a giugno prevedeva la fine del lancio di missili palestinesi ma anche la rimozione del blocco di Gaza, imputabile a Israele. I missili son diminuiti, anche se non scomparsi: ne cadevano a centinaia tra maggio e giugno, ne son caduti meno di 20 nei quattro mesi successivi. Nulla invece è accaduto per il blocco.
Questo è il «fardello di colpe» israeliane, non piccolo, e ancora una volta la geografia aiuta a capire.
Dice il governo d’Israele che dal 2005 Gaza appartiene ai palestinesi, ma che non è servito a nulla. È falso anche questo, perché Gaza è priva di autonomia. Non le manca solo il controllo dell’aria, del mare. Ci sono sei punti di passaggio che dovrebbero consentire il transito di cibo, acqua, elettricità, uomini (lungo la frontiera con Israele il valico Erez a Nord, i valichi Nahal Oz, Karni, Kissufim, Sufa a Est; ai confini con l’Egitto il valico Rafah) e tutti sono chiusi.
Per una briciola come Gaza è impossibile vivere senza rapporti coll’esterno, ed essi sono bloccati da quando Hamas ha vinto le elezioni e rotto con Fatah. Anche in tal caso un’intera popolazione paga per i politici, e quando il cardinale Martino parla di campo di concentramento (altri parlano di prigione a cielo aperto) non s’allontana dai fatti. I tunnel servono a contrabbandare armi, è vero. Ma anche a trasportare cibo, medicine, pezzi industriali di ricambio. Il disastro umanitario a Gaza non comincia oggi. E quel milione e mezzo è lì perché cacciatovi dall’esercito israeliano nel ’48.
La punizione è parola chiave, in numerose guerre israeliane. Ma la punizione in massa dei civili non punisce in realtà nessuno, e accresce ire omicide nei contemporanei e nei discendenti.
È una sorta di vendetta esibita.
È guerra terapeutica che libera da inibizioni morali, guerra fatta per roteare gli occhi, scrive Yossi Sarid (Haaretz, 9 gennaio). È non solo feroce, ma vana. I missili di Hamas continuano a colpire e hanno addirittura allungato la gittata: ormai colpiscono Beer Sheva (36 chilometri dalla centrale atomica di Dimona) e la base di Tel Nof (27 chilometri da Tel Aviv).
Gaza e Cisgiordania sono più che mai interdipendenti. Quel che accade in Cisgiordania ha pesato amaramente su Gaza, e pesa ancora. In questo caso sì: non c’è alternativa alla decolonizzazione e al ritiro. Anche Israele, come tanti imperi, deve passare di qui. Deve smettere di separare i teatri d’azione: di edificare nuove colonie ogni volta che negozia o ogni volta che guerreggia su altri fronti, in Libano o a Gaza. È quello che teme anche oggi Dror Etkes, coordinatore dell’associazione israeliana Yesh Din (volontari per i diritti umani): «Posso certificare che proprio in queste ore stanno spianando terre in Cisgiordania per una nuova colonia presso Etz Efraim, e per un avamposto presso Kedumim». In un libro di Idith Zertal e Akiva Eldar (Lords of the Land, New York 2007) è scritto che la pace è irraggiungibile se non si riconosce che ogni singola colonia, e non solo i cosiddetti avamposti illegali, viola la legge internazionale; se non ci si spoglia dell’ossessione delle armi e delle terre idolatrate, che Olmert stesso ha denunciato poche settimane fa.”
Chi è stato in quei luoghi tormentati si rende conto immediatamente di una cosa molto semplice:
là c’è un popolo invasore e un popolo invaso, un popolo oppressore e un popolo oppresso.
Le manifestazioni avvenute in tutto il mondo (la cui eco in Italia è stata volutamente offuscata, come ai tempi di quelle planetaria all’avvio della seconda guerra del golfo), forse vogliono solo ricordare questo a coloro i quali vorrebbero riscrivere la storia nel modo che più gli fa comodo.
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Originally posted by Phoberomys
Mi fa piacere che tua figlia segua PG!
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Originally posted by genuflesso
Comunque Miley Cyrus è un talento eccezionale.
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Originally posted by theknifequote:
Originally posted by genesis
ecco.....è proprio il "pro palestina" che troverei strano.
http://www.gulfnews.com/world/United_Ki ... 73918.html
"The pro-Palestinian demonstration is expected to be joined by stars including singers Annie Lennox and Peter Gabriel, actors Corin and Vanessa Redgrave, and Children's Laureate Michael Rosen.
Their march will end near the Israeli Embassy in Palace Green."
quote:Non intendevo scrivendo "strano", evidenziare dei dubbi sulle fonti di The Knife. Volevo dire che è strano che una persona della sua cultura e della sua esperienza in campo di pacifismo e tant' altro, possa pensare che schierarsi con una fazione (pur in questo momento offesa oltre l' immaginabile, possa essere d' aiuto all' obbiettivo che tutti noi vorremmo e cioè quello di trovare una via che porti a fermare questa cosa che noi della ns generazione, ci troviamo a vedere tutti i giorni al tg da quando mangiamo le pappine e che non possiamo più.
Originally posted by theknifequote:http://www.gulfnews.com/world/United_Ki ... 73918.html"The pro-Palestinian demonstration is expected to be joined by stars including singers Annie Lennox and Peter Gabriel, actors Corin and Vanessa Redgrave, and Children's Laureate Michael Rosen. Their march will end near the Israeli Embassy in Palace Green."
Originally posted by genesis
ecco.....è proprio il "pro palestina" che troverei strano.
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