Gary McKinnon e la fidanzata Tamsin
PETER GABRIEL- "I am happy to be counted as a supporter of the campaign to stop Gary's extradition to the US and I also have great admiration for the work of Professor Simon Baron-Cohen"Gary McKinnon, un disabile londinese, è stato condannato dall'Alta Corte Inglese all'estradizione negli USA dove potrà essere processato per aver "minacciato" il governo Usa violando i sistemi informatici di Pentagono, Nasa, Esercito, Aviazione e Marina tra il 2001 e il 2002. Cercava prove sull'esistenza degli Ufo, ha provocato danni per 800 mila dollari. L’hacker, 43enne affetto da sindrome di Asperger, forma lieve di autismo, rischia fino a 70 anni di carcere, ha ancora 28 giorni per rivolgersi alla nuova Corte Suprema britannica ma ha smesso di credere alla giustizia delle toghe e fa appello alla "compassione" della politica. Quaranta parlamentari di governo e opposizione hanno firmato la lettera che chiede di bloccare l’estradizione, il destinatario è il presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
Nato nel 1966 a Glasgow, Gary McKinnon cresce a Wood Green, a nord di Londra, con la madre Janis e il patrigno Wilson, appassionato di ufologia. Internet è agli esordi e per Gary, adolescente introverso con lo spirito solitario e lo sguardo lungo da pioniere, si rivela terra vergine di riscatto. Negli anni McKinnon si convince che gli alieni abbiano scoperto una nuova forma di energia pulita in grado di salvare la Terra dalle lobby del petrolio (qualcuno deve sapere ma tace, "gli Stati Uniti d'America"). Lascia lavoro e fidanzata, studia da hacker. Nel 2001, dodici giorni dopo gli attacchi alle Torri gemelle, dal pc di casa entra nel server della Flotta atlantica americana alla ricerca di file secretati e documenti fotografici. In un anno compie 97 incursioni con facilità disarmante, lascia pochi messaggi come "la politica estera Usa è terrorismo di Stato"; lo prendono perché "sbaglia fascia oraria".
La sua storia oggi commuove la Gran Bretagna e ferisce l’orgoglio dell’ex impero ridotto a vassallo nella "relazione speciale" benedetta da Churchill e rinvigorita dopo l'11 settembre 2001. L'estradizione di Gary, alla quale il governo laburista di Gordon Brown ha dato il via libera l'anno scorso, rispetterebbe i criteri stabiliti dal Trattato bilaterale siglato nel 2003 (a Downing Street c'era Tony Blair) per agevolare la cooperazione nella lotta al terrorismo. Un Trattato, accusa l'opposizione conservatrice e liberal-democratica, scandalosamente sbilanciato a favore degli Usa, autorizzati a chiedere l'estradizione in base a un "ragionevole sospetto", che diventa "fondato elemento di prova" quando sia invece Londra ad avviare il provvedimento. "Gary McKinnon è un giovane uomo vulnerabile. Sono profondamente rattristato e deluso dalla sentenza", ha dichiarato venerdì David Cameron, leader del nuovo conservatorismo "compassionevole" e padrino politico di un movimento trasversale a sostegno di McKinnon che unisce politici, intellettuali e stelle della musica come Sting, Peter Gabriel, Bob Geldof, Dave Gilmour dei Pink Floyd (la first lady Sarah Brown ha pianto in pubblico esprimendo sostegno alla madre di Gary). La difesa sostiene che l'estradizione sarebbe una misura sproporzionata, negli Usa McKinnon verrebbe trattato come un sospetto terrorista e potrebbe tentare il suicidio. I rischi per la salute, hanno concluso i giudici, "non sono sufficienti" ad arrestare il corso della giustizia.
fonte:
http://www.freegary.org.uk e Corsera