La notizia è di un paio di giorni fa:
"Da grande stella della musica a immobiliarista senza scrupoli pronto a distruggere un pezzo di storia del rock, per far spazio ad un condominio di lusso: Phil Collins, il milionario ex cantante dei Genesis, vuole convertire in 41 appartamenti i Parr Street Studios, gli studi di registrazione di Liverpool dove hanno lavorato artisti del calibro dei Pulp, dei Coldplay, di Diana Ross e dei Simply Red. Collins ha pensato che l'edificio di sua proprietà - un ex-fabbrica del XIX (aggiungo io: mei ...joni!) che da 12 anni ospita le celebri sale di registrazione - potrebbe fruttargli molto di più se adibito a complesso residenziale, in particolare a partire dal 2008, quando Liverpool diventerà capitale europea della cultura. La decisione dell'ex-Genesis ha mandato su tutte le furie fan musicali ed esponenti della comunità locale, per i quali i Parr Street sono un pezzo di storia che va conservata. Oltre ad offrire le sale di registrazione più attrezzate esistemti al di fuori di Londra, i Parr Street sono una delle tante mete dei 'pellegrinaggi del rock' di quei turisti che a Liverpool si recano per visitare luoghi mitici come il Cavern Club, il locale dove i Beatles conquistarono i primi fan".
Ciò che mi lascia perplesso non è tanto che Collins (o meglio, la sua società immobiliare) abbia preso questa decisione, seguendo rigide e razionali leggi di convenienza economica. E' la reazione un po' spropositata di certi fan, che ogni volta sembrano cascare dalle nuvole del paese delle Meraviglie.
Si pensa davvero che il mondo là fuori vada avanti da leggi diverse che non siano quelle del profitto o del potere? Niente di strano che prima o poi non radano al suolo anche gli studi di Abbey Road per farci un bel centro commerciale. Ma questa è la logica del mondo, non c'è da stupirsi.