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I Brand x di Phil Collins

PostPosted: 27 Nov 2008, 13:05
by mozo
Ma quanto era bravo Phil Collins alla batteria!!!!

Mi sembra giusto tornare a parlare dei primi due lavori dei Brand X e specificatamente di Unorthodox Behaviour del '76 e del geniale Moroccan Roll del '77, dove imperversava la perizia tecnica di Phil ai massimi livelli, in un contesto di musica puramente jazz-rock..

Gli anni che vanno dal '75 al '77 sono sicuramente i piu' esplosivi per il Collins batterista, ed accanto alle perle di quegli anni targate Genesis (ATOTT, W&W, Seconds Out), vale la pena, veramente, di risentirlo nei due album sopracitati dei Brand X..

Segnalazione dedicata soprattutto ai molti giovani che si sono affacciati sul forum negli ultimi tempi..[;)]

I Brand x di Phil Collins

PostPosted: 27 Nov 2008, 13:55
by marcoleodori
Anch'io lo reputo il picco della carriera di Phil Collins. Non ha più suonato come nei primi due dischi dei Brand X. Lì c'è veramente la 'summa' del Phil Collins batterista, anche perchè il jazz-rock (secondo me a tratti anche fusion) della suddetta band porta il nostro ad esprimersi ai massimi livelli, a spingersi ai limiti estremi delle sue possibilità. In seguito l'impegno come cantante e compositore lo ha spinto ad un allontanamento progressivo dal suo strumento di origine, con le conseguenze che tutti possono sentire e che, in molti, abbiamo visto lo scorso anno al Circo Massimo. Ma sono pienamente d'accordo con Mozo e con il suo consiglio rivolto ai più giovani, di procurarsi i primi strabilianti lavori dei Brand X...

I Brand x di Phil Collins

PostPosted: 27 Nov 2008, 14:11
by Alius
Mi permetto di consigliare anche "Marscape", album accreditato a Jack Lancaster e Robin Lumley, dove suonano praticamente i Brand X al completo (Collins alla batteria, Jones al basso, Goodsall alla chitarra). Un bellissimo album dalle atmosfere marziane, rese benissimo dalla musica, nel quale Phil suona alla stragrandissima! [:p]
Un piccolo assaggio qui:
http://www.youtube.com/watch?v=W05qxHJeBFs

I Brand x di Phil Collins

PostPosted: 01 Dec 2008, 11:06
by Kia
Io ho Unorthodox Behaviour in cd..e non c'è che dire..grandissimo batterista!

I Brand x di Phil Collins

PostPosted: 01 Dec 2008, 16:40
by Thomas Eiselberg
Concordo, i primi due sono da avere assolutamente: Unhortodox è il più eclettico, con Phil che fa delle cose mostruose (da far sentire a chi non capisce chi sia "PHIL COLLINS") e gli altri sono strepitosi (Percy Jones poi è un mito), Moroccan è invece molto più curato, psichedelico, quasi prog per sonorità.

Meravigliosi. [:p]

Vi dirò, a me non dispiace neppure Product, commerciale quanto volete, ma ci sono due o tre pezzi da sbavo[:p]
La stessa Soho la trovo divertente

I Brand x di Phil Collins

PostPosted: 10 Jul 2009, 09:23
by aorlansky60
beh, di "Moroccan'roll" (di cui se mi conoscete per avermi letto in questo forum sapete bene anche l'altissima
considerazione che ne posseggo), più delle qualità del Phil batterista, fattore che ormai non soprendeva più
nessuno che lo conoscesse dai GENESIS, a me sorprende particolarmente il fatto che abbia dato la firma ad un
gioiello sonoro qual'è :

"Why Should I Lend You Mine (When You've Broken Yours Off Already)"
& "...Maybe I'll Lend You Mine after All"

cioè, AVETE PRESENTE QUESTO BRANO???? il fatto che sia a sola firma COLLINS nei crediti dell'album a me
sorprende non poco per cui stento a credere... specie se penso a quello che comporrà da li a poco nel nuovo decennio. Fatto comunque che denota una eccliticità davvero notevole e quasi senza pari.

Comunque, giudicare questo disco e i Brand X è davvero troppo facile, qui dentro c'erano degli autentici mostri
di bravura, uno su tutti: il basso di Percy Jones, praticamente OVUNQUE in ogni nota dall'inizio alla fine!

Re: I Brand x di Phil Collins

PostPosted: 07 Apr 2019, 10:37
by rkive
Dal libro di Macphail.

Il Tour USA dei Brand X.

Cominciò subito male perchè mancava Phil, a sostituirlo era un batterista americano completamente sordo, che ebbe l'idea di suonare con una t-shirt con la scritta "Dov'è Phil?".
Durò alcune settimane in giro per locali tipo pub, e il concerto più "importante" lo ebbero come supporto dei Supertramp, che prorio non li consideravano.
Alla fine il tour ebbe una perdita di 500$, e per la Hit&Run fu un successo!

Re: I Brand x di Phil Collins

PostPosted: 30 Apr 2019, 14:26
by rkive
Brand X Live 2019 Promo.

Not Good Enough.
Born Ugly.
Disco Suicide.
Cambodia.

Non male, alla ...Los Endos! [:)]

Re: I Brand x di Phil Collins

PostPosted: 28 Apr 2020, 13:16
by aorlansky60
...per chi non conoscesse questa [prodigiosa] fusion band,
consiglio i primi Lp (seconda metà anni 70) per avere un idea di cosa furono capaci di fare, ovvero :

- Unorthodox Behaviour
- Moroccan'roll (il mio preferito, non solo dei Brand X, ma uno dei mei cinque titoli preferiti in assoluto su larga scala "pop, rock e fusion" di sempre)

...e tra questi due, il portentoso live "LIVE STOCK" in grado di dare un idea della loro coesione dal vivo e della loro straordinaria capacità individuale, ognuno al proprio strumento. Se mai c'è stata una "musica per la mente" (e c'è stata), per me i Brand X furono tra quelli che più si avvicinarono a soddisfare le esigenze di "musica cerebrale", davvero elevata.

In questa band non era "bravo" solo Phil Collins, ma tutti gli altri 4 componenti erano autentici mostri di bravura tecnica; straordinaria anche la loro coesione reciproca. I Brand X furono l'occasione per Collins di dimostrare quanto egli fosse bravo alla batteria, entrando in un nuovo territorio espressivo (rock-jazz o fusion) che confermeranno la sua ecletticità unica nel panorama rock del tempo, capace di adattarsi, facendolo più che bene, a qualsiasi repertorio (a questo livello di capacità tecnica, per me come lui solo Bill BRUFORD, un altro che dopo i suoi trascorsi rock anni 70, dagli anni 80 in poi abbraccerà la Fusion).