Ho sempre difeso Phil e la sua musica perché ritengo che sia un gran bel compositore oltre che uno strumentista eccezionale, e ne dà dimostrazione pure nella sua ultima fatica da solista: Testify.
Non sapevo di possederne la cassetta finché non l'ho rispolverata e, durante il viaggio per andare a vedere i The Lamb, l'ho messa su. Ero molto scettico, sia per i pareri generali della gente, sia per i miei ricordi dell'infanzia, puntualmente smentiti.
Questo album è pieno di perle piene di trovate armoniche, soluzioni di suoni ed atmosfere che a me hanno lasciato a bocca aperta, specie se penso che chi ha scritto queste cose è un batterista.
In particolare mi hanno colpito Wake up Call, Swing Low, Through my eyes, You touch my heart, Testify, gemme degne del miglior Phil senza dimenticare le altre (least you can do, scritta a 4 mani con Daryl o it's not too late molto "etnica"). Tutte accomunate da un songwriting maturo e complesso, nascosto magari da melodie orecchiabili e testi amorosi (ma d'altra parte anche Tony fa melodie orecchiabili in 7/8 o 13/16 con miliardi di modulazioni dentro[:D]); e accomunate da atmosfere e suoni che aumentano il valore delle canzoni.
In più c'è il fattore emotivo, e questo è un discorso a parte perché io con Phil solista c'ho un rapporto speciale e le emozioni che mi dà sono pari a pochi altri[I8)][8:-x]