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concerto al bataclan restaurato

PostPosted: 24 Apr 2021, 21:28
by Montecristo

Re: concerto al bataclan restaurato

PostPosted: 25 Apr 2021, 10:39
by rkive
Dei vinili che avevo Genesis Live è quello che ho ascoltato di più e mi fa piacere vedere questa "quasi" versione video.

Purtroppo Suppper's Ready è ancora tagliata e dovrò farmene una ragione, come pure si vede poco Steve Hackett suonare.... [:(]

Alcune note:

Non conosco le tastiere di sinistra che Tony Banks suona su The Giant Of Hoogweed oltre all'organo hammond e al mellotron. [:-|]

Belle [8D] le giacche viola a quadri che indossano i Genesis durante l'intervista finale, penso che le abbiano noleggiate per l'occasione! [:)]

Re: concerto al bataclan restaurato

PostPosted: 25 Apr 2021, 15:03
by Starless74
rkive wrote:Non conosco le tastiere di sinistra che Tony Banks suona su The Giant Of Hoogweed oltre all'organo hammond e al mellotron. [:-|]

Davanti a sé (cioè guardando verso gli altri su palco) ha appunto l'Hammond, con sopra poggiato l'Hohner Pianet che lui usava per le poche parti simil-pianoforte tipo l'arpeggio sotto il solo di Steve verso la fine di Hogweed oppure il solo sul tappeto di 12 corde tra Lovers' Leap e Sanctuary Man, ma anche per imitare la chitarra distorta, con l'aiuto di un pedale fuzz-box, di nuovo su Hogweed e anche su The Musical Box.
Alla sua sinistra, cioè rivolto verso il pubblico, c'è il Mellotron: qui ancora il vecchio pesantissimo MKII color noce vendutogli da zio Fripp l'anno prima.
Dal tour di Selling in poi prenderà l'M400 bianco a tastiera unica, insieme al mitico primo synth ARP Pro-soloist che diverrà un marchio di fabbrica del suo sound fino a tutto il tour di A Trick Of The Tail. [:)]

Re: concerto al bataclan restaurato

PostPosted: 25 Apr 2021, 15:35
by rkive
Ti ringrazio!
Avevo scritto una corbelleria scambiando il piano sopra l' hammond per un mellotron... [:(]

Re: concerto al bataclan restaurato

PostPosted: 25 Aug 2021, 17:55
by highinfidelity
...e finalmente mi sono ritagliato un po' di tempo per guardare 'sto benedetto Bataclan restaurato! Penserete: ma che, non ha 40 minuti di tempo? Ci ha messo dei mesi... In un certo senso è così, e infatti comunque nonostante la finestra libera me lo sono dovuto guardare in "due tempi". [:-!]

Sono assolutamente strabiliato dalla qualità video del filmato restaurato. Non riesco a capacitarmene... Se non ho capito male si parte da un film 16mm, per chi non lo sapesse formato al confine tra il dilettantismo ed il semi-professionale, spesso impiegato per giornalismo e reportage ma piuttosto di rado per cinematografia "seria". Capisco le interpolazioni, capisco la pulizia in digitale delle immagini, ma in questo video si vedono dei dettagli che mi sembra addirittura impossibile che si trovino nel film originale! E poi, nonostante le riprese siano in notturna, c'è una profondità di campo pazzesca! Credo si vedano più artefatti digitali che vere immagini su pellicola, ma comunque il risultato è assolutamente strabiliante! [:0] Poi, per ragioni altrettanto misteriose, negli ultimi minuti la qualità video crolla improvvisamente... Mistero.

La pérformance è ben nota, ma rivedendola mi viene veramente da pensare che chi fosse stato lì e non avesse avuto l'immediata sensazione di stare assistendo a qualcosa di assolutamente storico e travolgente doveva per forza essere un povero mentecatto. Che energia, che impatto, e che musica strordinaria... Una cosa pazzesca!!!

La voce di Peter, come ho recentemente letto sottolineato da Richard MacPhail nella sua autobiografia, si conferma essere terribilmente fragile. Niente male, al contrario, la sua performance al flauto. Divertente anche osservare (è di nuovo MacPhail che me l'ha fatto notare) i micidiali fuoritempo di Peter con la sua iconica grancassa, che facevano "incavolare" non poco Phil Collins. In almeno tre occasioni, nella foga di far casino, distrugge i microfoni e non penso che i tecnici dopo il concerto gli abbiano fatto "i complimenti". [:D] Purtroppo, come già osservato da altri, Steve (più teso delle corde della sua Les Paul) all'inizio quasi non si vede, però si prende la sua rivincita nella seconda parte. In compenso è piacevole rivedere a lungo Mike con in braccio delle/dei Rickenbacker, strumenti che a mio modo di vedere ha fatto male ad abbandonare (come d'altronde poi ha fatto male ad abbandonare gli Shergold).

Carina l'idea di indossare la stessa giacca per l'intervista finale, dà un'idea di "compattezza" del complesso. Però è imbarazzante constatare come a parlare sia in pratica solo l'ineffabile trio della Charterhouse, con Phil che si inserisce a gamba tesa solo per una veloce battuta conclusiva, mentre Steve non apre bocca se non per fare un timido sorriso quando Peter, resosi forse conto che si sta esagerando, cerca in qualche modo di coinvolgerlo. Direi che il tutto è piuttosto rivelatore delle dinamiche del gruppo... [':-|]