by highinfidelity » 18 Nov 2020, 15:23
Si evince - ma solo tra le righe - una VEXATA (ATQUE CAPTIOSA & TAEDIOSISSIMA) QUAESTIO riguardante i diritti d'autore.
Io su questo tema onestamente non so più cosa pensare, sono preda di sentimenti contrastanti. Da un lato è giusto che a un artista che ha creato qualcosa che genera profitti se ne prenda una fetta. Dall'altro ho sempre trovato - e più la tecnologia avanza e più lo trovo - assolutamente ridicolo che su detta creazione l'artista medesimo pretenda di camparci vita natural durante: lui, i figli, e i figli dei suoi figli. Non esiste altro lavoro al mondo che consenta di lavoricchiare una mezza giornata e poi prendere soldi per il resto della vita, trasferendo tal diritto agli eredi, magari incapaci ed analfabeti. Inoltre ormai la pretesa che basti caricare una canzoncina su YouTube per passare dei guai, manco tutti gli utenti fossero editori tipo la casa Ricordi, è diventata una pagliacciata fuori dal tempo.
Entrando nel merito, mi pare di capire che ci sia una distinzione tra un'opera grafica "normale" per la copertina di un disco, la quale si può pagare a forfait e ciau, e un dipinto "firmato e datato" (punto chiave secondo Whitehead, peccato però che abbia intenzionalmente messo una data fasulla, ma sopravvoliamo). Per i dipinti, almeno a sentire Whitehead, la normativa sui diritti d'autore è completamente diversa. È quantomeno questionabile se Nursery Cryme sia un dipinto o una copertina, perché è stato ovviamente dipinto per fungere da copertina, e a mio modesto parere non avrebbe vissuto di vita propria se non fosse stato per la copertina dei Genesis: prova ne sia che, una volta messa sul libero mercato (dopo il furto, il ritrovamento eccetera), ha venduto per quattro soldi a un mercatino delle pulci. Ma su questo punto specifico se la vedrà il giudice e onestamente non vorrei essere nei suoi panni.
Dice poi Whitehead che anche il logo del complesso è opera sua, e che siccome poi è stato sfruttato anche per locandine, concerti (e aggiungo io almeno per la copertina di Live, che non era opera di Whitehead) per ogni suo utilizzo lui avrebbe dovuto ricevere un compenso. Mi vien qui da dire che siccome quella scritta, come tutti sanno, era stata da lui scopiazzata da una scatola di cioccolata d'epoca vittoriana a sua volta fotografata su un libro, piuttosto gli eredi della cioccolateria e gli editori del libro si dovrebbero far vivi con lui.
Davvero, non so che dire. In punta di diritto è anche possibile che abbia ragione. Inoltre mi è simpatico: come alcuni di voi forse ricorderanno l'ho incontrato di persona e l'ho anche intervistato. Credo che i Genesis dovrebbero chiudere con una transazione amichevole, in quanto Paul oggettivamente ha contribuito al fascino che emanano le loro opere, e spero effettivamente la vicenda si chiuderà così. D'altro canto però, pretendere di campare tutta la vita su un dipinto di 50 anni fa, che peraltro è quello che ti ha concesso di campare nei 50 anni successivi e di fare tante altre copertine per tanti altri artisti, ché se no - credo questo possiamo dirlo serenamente senza cattiveria - Whitehead a quest'ora sarebbe uno dei tanti onesti pittori che vendono le proprie tele a buon mercato sui lungofiume come faceva il papà di Steve, mi sembra veramente un eccesso. Quasi al livello di Kim Poor che voleva il 50% dei profitti dei dischi di Hackett, tanto per restare in argomento.
A prescindere dalle questioni di diritto, dopo un trampolino di lancio del genere un artista talentuoso dovrebbe brillare di luce propria, non guardare costantemente, avidamente e rancorosamente al passato.
<< Conoscete voi spettacolo più ridicolo di venti uomini che s'accaniscono a raddoppiare il miagolìo di un violino? >>
(Luigi Russolo, Intonarumorista. 1913.)
________________________
In dubbio, consultate le
FAQ