Genesis Forum Italia

Babbo Natale è arrivato col librone di Mino Profumo...
Mi ha incuriosito il punto in cui parla delle difficoltà che all'epoca sono sorte nella stampa dei vinili: la durata dell'album era leggermente eccessiva per le tecniche di stampa dell'epoca ed hanno dovuto comprimere i solchi al massimo limite consentito.
Ho sempre pensato che la qualità audio di The Lamb sia leggermente inferiore a quella degli altri album, ma avevo dato la colpa alla registrazione. Adesso mi viene il dubbio che invece il fatto dipenda dalle modalità di stampa del vinile.
Qualcuno ha avuto modo di confrontare il vinile con le stampe digitali pubblicate successivamente? In altre parole, vale la pena di acquistare uno dei box più recenti per avere un suono di qualità migliore?
Scusate ma non so se questo argomento è già stato trattato, non frequento il formum da un pò di tempo.

Beh, bentornato sul forum allora!

Non saprei dirti delle recenti versioni più o meno "rimasterizzate": è noto che le considero tutte un bidone e che le evito accuratamente. Certamente però l'edizione standard in doppio CD (che tra parentesi conteneva un errore imbarazzante nella suddivisione dei brani e relativi titoli!) rivelava senza ombra di dubbio che i difetti - se così li vogliamo chiamare - erano praticamente tutti nel master originale, e che il pressing dell'LP non aveva peggiorato più di tanto le cose. D'altronde è noto che il disco fu registrato e mixato in gran parte con un'attrezzatura poco più che amatoriale. Personalmente non considero ciò un suo difetto tout court, ma piuttosto una sua caratteristica timbrica che fa parte dell'essenza strutturale dell'opera e ne è parte integrante. Non va dimenticato che parliamo di un concept sotterraneo e notturno, a cui un suono pulito e trasparente non gli si attaglierebbe, e in ogni caso tutto si può dire su The Lamb tranne che abbia poca dinamica e poco dinamismo.

È altrettanto noto che l'opera nel suo complesso ha effettivamente una lunghezza non standard, o almeno è noto è a chiunque avesse provato a registrarne una pratica copia su musicassetta scontrandosi con la necessità di sfumare anticipatamente o tagliare del tutto "It" (d'altronde canzone molto brutta e sacrificabile) o qualche altra parte dell'opera. Questa particolarità all'epoca mi aveva fatto molto innervosire; la ritenevo stupida soprattutto perchè il disco ha molte parti inessenziali o accorciabili. Anche questo aspetto comunque fa parte della storia dell'opera e della sua genesi travagliata. Una dozzina d'anni fa ho finalmente aggirato il problama registrando il disco su un nastro a bobina, che ho poi tagliato manualmente alla lunghezza opportuna (un'operazione che è molto facile da effettuare con i registratori a bobine), così posso finalmente "godermi" tutta It nella sua interezza...

Il cofanetto con gli ultimi remasters secondo me è da evitare...
Sarebbe stato ottimo avendo lavorato sulle registrazioni originali
però se il tocco finale è una compressione bestiale al limite della distorsione
il risultato è una ciofeca...
Peccato, nessun controllo, nessun interesse in preservare al meglio
uno splendido catalogo di gioie artistiche
Una brillante occasione perduta...

https://www.amazon.it/Lamb-Lies-Down-Br ... merReviews

Ho letto la recensione di chi ha acquistato il vinile 180 gr, e sembra molto buona!

Beh per 30 euro un tentativo lo farei...

Il minutaggio delle singole facciate del vinile di The Lamb non "sfora" particolarmente rispetto - ad esempio - a Selling England o Foxtrot.
Mi sentirei quindi di escludere che sia la durata il fattore che ha compromesso la qualità sonora del disco.
The Lamb suona più cupo e claustrofobico di tutti gli altri dischi dell'epoca 70-74, anche sul remaster in CD del 1996, quindi direi che il problema non è nemmeno il trasferimento su vinile in sé.
Probabilmente dipende dal fatto che fu registrato con uno studio mobile in un maniero del Galles, a differenza degli altri quattro (due ai Trident, due agli Island).
Anche Trick è molto lungo, ma la qualità sonora è incomparabilmente superiore.
Ipotizzo che con The Lamb l'idea fosse conservare un'atmosfera più live rispetto ai dischi precedenti, anche a costo di perdere in limpidezza sonora.
Non è un caso, a mio avviso, che The Lamb suoni quasi allo stesso modo in studio e dal vivo mentre il resto del repertorio coevo, in versione live, (Genesis Live, il Rainbow) soffre un po' dei mezzi limitati dell'epoca.
Sull'operato di Nick Davis si è già discusso ampiamente a suo tempo: davvero un'occasione mancata, forse per sempre.

https://www.discogs.com/Genesis-The-Lam ... e/12333317

Da questo link sembra che l' edizione Universal del 2018 ha il 1 LP in mono e il 2 LP in stereo.

Beh sì puo acquistarlo per curiosità.

rkive wrote:Da questo link sembra che l' edizione Universal del 2018 ha il 1 LP in mono e il 2 LP in stereo.

Prima volta che sento una cosa del genere... Spero proprio che l'autore del commento su Discogs si sia sbagliato.

Da quanto ho capito esiste la versione Universal e quella Atlantic.

Quella Atlantic è il mix di Nick Davis del 2008.
https://elusivedisc.com/genesis-the-lam ... adway-2lp/

Quella Unviersal fatta agli Abbey Road Studios, penso sia più autentica a quella del 1974.

Sì, immagino anch'io che il commento dell'utente che sostiene che un LP sia monoaurale e l'altro sterofonico sia una fesseria completamente priva di senso, probabilmente non sa nemmeno di cosa sta parlando.

Azz! Dalle successive risposte al commento su Discogs sembra invece che abbiano fatto proprio una capp...ehm un mispressing del disco 1.
Uno degli ormai innumerevoli esempi di come – quando un'edizione sfugge al controllo degli autori o peggio questi ultimi per qualsiasi motivo non seguono il processo in ogni sua fase – si possano creare mostri... La UMG dovrebbe richiamare tutte le copie e sostituirle a chi le ha acquistate (a meno che qualcuno non se le voglia tenere così, magari per collezionismo).