by aorlansky60 » 05 Oct 2010, 06:06
La Musica, come forma di espressione artistica realmente in grado di elevare lo stato di percezione dell'uomo, elevandone al tempo stesso anche la sua ricchezza intellettuale da parte di chi la crea e la compone, nella sua maturazione stilistica attraverso i secoli è stata certamente influenzata da due fattori determinanti:
- l'evoluzione tecnologica in campo strumentale
- la condizione sociale in cui essa nasce e da cui trae linfa ed ispirazione
Per es. il pianoforte come lo conosciamo oggi non era lo stesso di 2 secoli fà; intendo dire che quando Beethoven compose "Al chiaro di luna" come "Per Elisa" o la celebre "Hammer Klavier" i suoni prodotti dallo strumento nelle mani del maestro erano differenti rispetto a quelli che escono da uno Steinway dei nostri tempi...
Ma evitando di ripercorrere un escursus musicale improponibile, vorrei focalizzare il sunto presente sulla musica "giovane" del XXmo secolo unita al contesto nel quale essa nasce: i suoi tempi sociali, che ne decretarono quanto conosciamo.
Gli anni 50 videro sorgere il sole di una nuova alba, dopo le privazioni materiali che la popolazione occidentale -in particolare USA e UK- fu costretta a subire in conseguenza dello sforzo bellico per portare a termine con successo il secondo conflitto mondiale.
Non è un caso che il rock'n'roll nacque a metà di quel decennio in america, dove una nuova generazione di giovani adolescenti cercava nuovi svaghi, pronta ad essere soddisfatta da talenti in erba e dall'industria musicale del tempo sempre pronta a fiutare l'occasione.
Ma furono gli anni 60 -sempre non a caso- che videro scoppiare un fenomeno -Beatles e Beatlemania- irripetibile nel futuro occidentale; il motivo è semplice: mai come prima e dopo la sua fine, quel decennio fu caratterizzato da positività, ottimismo e speranza agli occhi della civiltà occidentale attraverso tutta la sua popolazione.
Un cronista americano in viaggio "coast to coast" la prima settimana dopo la pubblicazione di SGT PEPPER'S annotava: "in qualsiasi cittadina o centro rurale minore mi fermassi, si sentiva in aria risuonare l'eco di brani dello stesso disco (il Pepper's, ndr) provenienti da radio a transistors o suonati da giradischi... sembrava che per la prima volta dopo il 1815 ed il Congresso di Vienna, la civiltà occidentale si fosse di nuovo riunita in uno spirito comunitario, dal quale sorgeva una nuova rinascenza intellettuale..."
Parole che lette oggi suonano visionarie, utopiche e "naif", ma che danno l'esatta idea dello spirito emotivo che profumava l'aria del tempo...
Gli anni 60 furono anche quelli del Viet-nam che videro nascere in USA una nuova presa di posizione attraverso la coscienza giovanile che trovò il suo portavoce nel nuovo menestrello della canzone di protesta: BOB DYLAN, l'unico -PER IMPORTANZA- accostabile al monumentale lavoro di cambiamento, crescita e sviluppo in campo musicale portato in atto da quattro giovani inglesi dall'altra sponda dell'oceano.
Dai BEATLES e da DYLAN presero il via una miriade di giovani artisti animati dallo stesso identico "spirito" del tempo: cercare di creare e realizzare la musica migliore mai concepita, una sorta di rivalità e guerra pacifica mai dichiarata ufficialmente, combattuta a suon di note e pensieri a stabilire chi fosse "il migliore"... allora non se ne stavano accorgendo, ma stavano letteralmente "facendo la storia".
È facile comprendere come da questo enorme, magmatico crogiolo dinamico che furono "gli anni 60", nel quale le idee entravano, si catalizzavano ed uscivano a velocità inaudita, si potè assistere ad uno sviluppo stilistico senza precedenti nel campo della musica popolare.
Accadde qualcosa mai visto prima: la nuova musica giovanile era in grado di influenzare la società nei suoi costumi e modo di pensare.
Il "giovane" -inteso come teenager- rivendicò e trovò il suo preciso contesto in una società nella quale, in passato, egli era succube dei genitori e della società fino al suo ingresso nel mondo degli adulti.
Poi qualcosa mutò.
Ci fu Woodstock e la generazione della "pace amore e fratellanza", ma poi arrivarono anche i "duri" anni 70 ed Altmont -dove in un concerto degli Stones ci scappò il morto tra il pubblico ed il rock diventò di colpo adulto.
Con LENNON a ribadire, in una delle sue più belle e celebri, sofferta canzone "THE DREAM IS OVER"("il sogno è finito" cit."God" - Plastic Ono band)
Gli anni 70 videro anche il sorgere di un nuovo "modo di far musica"(come affermato da uno dei suoi principali alfieri, R.Fripp) cerebrale, raffinato ed elaborato, che traeva ispirazione dalla grande tradizione classica europea dei secoli precedenti amalgamandola con i tempi sincopati tipici del rock: il prog.
Forse la forma più coraggiosa, creativa ed ispirata che il rock abbia conosciuto nei suoi infiniti risvolti.
Poi qualcosa mutò nuovamente: da una parte la nuova proposta che l'industria musicale tentò di imporre, riuscendoci con successo, tra le nuove generazioni: la "disco music" con i materialistici anni 80 già incombenti...
La musica giovanile di quel decennio("80") fu l'esatto specchio della sua società e modo di pensare:
yuppies, business e "easy money", "super-models" e "look"(immagine), esagerazioni, provocazioni, effimero, luci al neon, plastica e lustrini...
La musica pop era ora veicolata e trasmessa più per immagini e video-clip anzichè per la sua reale sostanza come accadeva in passato; quello che ora realmente contava era "apparire" più che trasmettere un concetto di idee attraverso la propria musica.
Per me, quel decennio decretò la morte e la tomba del rock (anche se Neil Young molto più profeticamente, affermò già nel 1981 che "IL ROCK È MORTO"-cit).
Il rock è cambiato fino a morire perchè è cambiata la domanda, attraverso i gusti del pubblico veicolati e "guidati" dall'industria tecnologica e musicale.
Tutto quello che abbiamo oggi, nella "domanda", è quella di una generazione di giovani assopiti ed addormentati dalla tecnologia, felice e sazia di smanettare sul proprio telefonino cellulare come sulla playstation di gioco.
La Musica, come forma di arrichimento per l'intelletto, è stata abilmente sostituita da gadgets alternativi, nei quali "la domanda" ha trovato piena soddisfazione ed attraverso i quali le industrie che li hanno ideati, progettati e realizzati hanno fatto fortuna.
IN QUESTO PROCESSO, OVVIAMENTE, TROVA FONDAMENTO LA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA DIGITALE, attraverso la quale tutto è cambiato dagli inizi degli anni 80.
Ecco perchè oggi, non per noi fans fedeli dei GENESIS come li abbiamo conosciuti ai tempi d'oro, ma per lo stereotipo standard di "giovane" teenagers attuale, un opera come THE LAMB non solo è anacronistica e obsoleta, ma anche INCOMPRENSIBILE, perchè la massa di teenagers attuali "vuole" e cerca i lustrini effimeri di "lady gaga" piuttosto che la sofferenza e lo sforzo mentale nell'immedesimarsi in una storia come quella di RAEL.
...AMA TUTTI, CREDI A POCHI, NON FAR MALE A NESSUNO...