KATE BUSH Una discografia completa con cenni biografici. Ho spesso tentato di capire se sia stato "Wuthering Heights" di Emily Bronte, in assoluto uno tra i miei libri favoriti, a spingermi ad ascoltare l'omonima canzone di Kate Bush o se, viceversa, "Wuthering Heights" di Kate Bush mi abbia avvicinato ai romanzi delle mie beneamate sorelle Bronte. La risposta non c'e'; o forse, come spesso accade, la verita' e' nel mezzo ed io scoprii questi capolavori parallelamente, trascinato da quel misterioso ed inconscio istinto che spesso guida l'uomo alla scoperta di cio' che fa piu' vibrare la sua anima e di cui nemmeno immagina l'esistenza. Kate Bush e' una cantautrice inglese di discendenze australiane e, molto piu' marcatamente, irlandesi. Le sue straordinarie capacita', all'eta' di appena quindici anni, vengono intuite da un talent-scout d'eccezione: David Gilmour, il chitarrista-cantante del gruppo rock Pink Floyd, che la aiuta ad ottenere un contratto con la Harvest, l'etichetta "progressive" della casa discografica EMI percui i Pink Floyd stessi incidevano. Autodidatta, e' in possesso di buone capacita' poetiche e di una raffinata tecnica pianistica; le sue doti canore e l'estensione vocale (quattro ottave) sono semplicemente straordinarie e sono per di piu' coadiuvate da una singolare predisposizione al balletto, che permette a Kate Bush di interpretare anche fisicamente la sua musica. Il suo successo, non potrebbe essere altrimenti, sara' immediato ed esplosivo... THE KICK INSIDE - 1978 Moving - The saxophone song - Strange phenomena - Kite - The man with the child in his eyes - Wuthering Heights - James and the cold gun - Feel it - Oh to be in love - L'amour looks something like you - Them heavy people - Room for the life - The kick inside Ben di rado nella storia del rock un esordio e' stato artisticamente cosi' significativo come quello di Kate Bush. The kick inside e' semplicemente meraviglioso; i suoi brani sono delicati e sofisticati sia nell'arrangiamento che nei contenuti e sono avvolti in un'atmosfera tutta speciale. Grazie forse anche alla supervisione di David Gilmour l'impostazione e' curata e professionale, e cio' consente tuttora all'album di mantenersi sempre attuale, e di risentire solo superficialmente del trascorrere degli anni Moving, il brano iniziale dell'LP, e' la prova piu' evidente della sensibilita' emotiva e musicale di Kate Bush, ed e' tra i piu' rappresentativi del suo stile. Destinato pero' a ben maggiore fama e' Wuthering Heights, disperato grido d'amore ispirato all'omonimo romanzo di Emily Bronte e che verra' lanciato come singolo; e' probabilmente tuttora il brano piu' noto e diffuso della cantautrice inglese. Feel It, con la sua profonda e sincera sensualita', e Room For The Life per altri versi non mancheranno di sorprendere molti uomini (e anche molte donne) poco usi a lasciarsi trasportare dalle proprie emozioni, e tendenti a sublimare sia la propria fisicita' che la propria natura. I neofiti potranno forse restare inizialmente perplessi di fronte al particolarissimo timbro vocale di Kate Bush, piu' simile a quello di una bambina che a quello di una donna, ed alla sua tecnica cosi' ricca di glissati e portamenti. Ma sara' solo un istante: la sua abilita' ed il valore della sua opera saranno ben presto compresi e pienamente apprezzati. Daltronde un'opera d'Arte non puo', per definizione, essere semplice o banale. Un album di commovente bellezza; assolutamente imperdibile. L'ANGOLO DEL COLLEZIONISTA Per insondabili motivi di marketing discografico, l'album e' disponibile in due versioni con differenti immagini di copertina ma con identico contenuto. Entrambe recano stampate le liriche di tutti i brani. LIONHEART - 1978 Symphony in blue - In search of Peter Pan - Wow - Don't push your foot on the heartbrake - Oh england my lionheart - Fullhouse - In the warm room - Kashka from Baghdad - Coffee homeground - Hammer horror A dimostrazione della grande vitalita' e fantasia compositiva della giovane Kate Bush, non trascorso neppure un anno dall'esordio il suo secondo album vede la luce. Sara' facile comprendere, cio' considerato, l'assoluto parallelismo tra Lionheart ed il precedente The Kick Inside, accomunati non solo dallo stile ma anche dalla bellezza. In Search Of Peter Pan ed Oh England My Lionheart sono una nuova prova dell'amore della cantautrice per alcuni aspetti della letteratura e della tradizione inglese, sempre espressi e rielaborati con eccezionale sensibilita'. In The Warm Room dimostra invece nuovamente come la migliore Kate Bush riesca ad emergere anche solo con un semplicissimo accompagnamento di pianoforte. Una splendida conferma, che non smentisce in nulla il talento dimostrato nel sorprendente debutto. NEVER FOR EVER - 1980 Babooshka - Delius (song of summer) - Blow away (for Bill) - All we ever look for - Egypt - The wedding list - Violin - The infant kiss - Night scented stock - Army dreamers - Breathing Terza ed ultima bellissima prova della Kate Bush prima-maniera, con gia' qualche concessione alla sperimentazione musicale piu' spinta: in Violin, ad esempio, la sua voce cerca di ricreare i glissati ed i suoni tipici di una partitura per violino solista, creando cosi' un effetto davvero inedito e suggestivo; da registrare tra gli strumenti utilizzati anche la presenza del Fairlight, il notissimo sintetizzatore destinato a diventare il giocattolo preferito di Howard Jones e molti altri musicisti New Wawe del periodo. Rimanendo sul tradizionale, Babooshka e' la canzone dell'album destinata ad una maggiore notorieta': lanciata come singolo diventera' una evergreen ancora oggi non di rado trasmessa dalle emittenti radiofoniche. Molto nota anche Army Dreamers, amara satira di un certo tipo di militarismo dal curioso arrangiamento a base di mandolino e tric-trac; The Wedding List e' invece l'ennesimo esempio dell'amore di Kate Bush per i brani dal contenuto ironico e dall'arrangiamento brillante. Collaborano Morris Pert (che sara' il percussionista dei Talk Talk) e, come si evince dalla colonna dei ringraziamenti, Peter Gabriel: di piu' non e' dato sapere visto l'incredibile vuoto di materiale bio-iconografico persistente in Italia. Si conclude qui il meraviglioso trittico The Kick Inside - Lionheart - The Dreaming; da ora in poi, per il pubblico e per la critica, sara' un'altra musica e un'altra Kate Bush. L'ANGOLO DEL COLLEZIONISTA A partire dall'aprile 1979 Kate Bush inizio' una serie di concerti dal vivo in cui diede mostra non solo della sua abilita' di cantautrice e musicista, ma concretizzo' anche il suo singolare talento di produttrice, regista, ballerina, coreografa e mimo. Un lungometraggio, ora disponibile su nastro VHS stereo, venne realizzato in occasione dell'esibizione avvenuta domenica 13 maggio 1979 all'Hammersmith Odeon di Londra, ed e' oggi un eccezionale documento per chiunque non abbia avuto la fortuna di poter assistere dal vivo agli spettacoli della cantautrice inglese. E' anche stata pubblicata, rarita' nella rarita', un'edizione con CD audio allegato per poter meglio apprezzare la piu' che discreta traccia sonora. In pratica, e' questo l'unico album registrato dal vivo ufficialmente disponibile di Kate Bush. THE DREAMING - 1982 Sat in your lap - There goes a tenner - Pull out the pin - Suspended in Gaffa - Leave it open - The dreaming - Night of the swallow - All the love - Houdini - Get out of my house Per chi ha tanto amato la musica degli esordi di Kate Bush, The Dreaming sara' sicuramente uno shock. Delle melodie di un tempo non rimane che una vaga traccia: tutto e' sepolto sotto basi ritmiche oppressive e martellanti; non esistono praticamente piu' tappeti sonori e dei sintetizzatori vengono adoperati solo i suoni piu' secchi e pizzicati. Alle melodie dei brani mancano, per cosi' dire, le fondamenta. La voce stessa della cantautrice, che adotta nuove tecniche di espressione e di registrazione, e' e sara' d'ora in avanti praticamente irriconoscibile. Il pianoforte diventa, purtroppo, uno strumento di contorno e spesso semplicemente surrogato con il sintetizzatore; emerge sempre piu' l'interesse verso il suono puro della voce umana inarticolata e verso il grido. Intendiamoci: si tratta di un'opera di un'autentica artista e che presenta, pertanto, numerosi spunti di grande interesse; non e' pero' certamente un album adatto per un primo approccio con la musicista inglese, ne' tantomeno per rilassarsi prima di andare a dormire dopo una faticosa giornata di lavoro. HOUNDS OF LOVE - 1985 Running up that hill (a deal with god) - Hounds of love - The big sky - Mother stands for comfort - Cloudbusting - And dream of sheep - Under ice - Waking the witch - Watching you without me - Jig of life - Hello Earth - The morning fog Nonostante le severe (e purtroppo, bisogna ammetterlo, motivate) critiche che l'album The Dreaming aveva suscitato, Kate Bush e' certa di essere sulla strada giusta, e decide di assumere totalmente il controllo della propria musica auto-producendo il suo nuovo album. Il risultato a cui la cantautrice giunge, dopo lunghi periodi di riflessione che renderanno d'ora in poi sempre piu' rade le sue pubblicazioni, e' un album che, pur non tradendo la sua nuova filosofia musicale, risultera' molto piu' melodico e fruibile del precedente. Il successo in termini di vendite non si fa attendere: pubblicato il 16 settembre 1985 l'album raggiunge direttamente il primo posto nelle classifiche inglesi, spodestando niente meno che la pop-star americana Madonna! La critica inglese, forse eccessivamente trascinata dall'entusiasmo del momento, acclama il brano Running Up That Hill come il miglior singolo mai registrato da un artista inglese non di colore. Grazie anche al supporto di video-clip piuttosto azzeccati, ben quattro brani estratti dall'album entrano nelle classifiche TOP-40 di vendita. Con gran soddisfazione degli ammiratori della prima ora, la melodia riacquista importanza: And Dream Of Sheep e Hello Earth sono di una delicatezza naive e commovente. Si ritagliano un loro spazio anche gli strumenti, i suoni e le armonie della tradizione irlandese. A titolo di curiosita': il suono d'elicottero udibile in Waking The Witch e' tratto da Pink Floyd The Wall, ulteriore segno di stima ed amicizia tra Kate Bush ed il suo pigmalione David Gilmour. Hounds Of Love e'decisamente l'album migliore per accostarsi alla Kate Bush degli anni ottanta. L'ANGOLO DEL COLLEZIONISTA Per celebrare il centenario della EMI Records e' stata pubblicata nel 1997 un'edizione speciale di Hounds Of Love rimasterizzato digitalmente, con immagini inedite e bonus tracks nonche' corredata di un libretto monografico sulla storia della casa di registrazione. I brani inediti sono: The big sky (meteorogical mix) - Running up that hill (12" mix) - Be kind to my mistakes - Under the ivy - Burning bridge - My Lagan love Sorvolando sulle versioni remix, gli altri quattro brani sono tutti piuttosto interessanti e rendono pertanto questa edizione speciale piu' che degna d'acquisto. THE WHOLE STORY - 1986 Wuthering heights - Cloudbusting - The man with the child in his eyes - Breathing - Wow - Hounds of love - Running up that hill - Army dreamers - Sat in your lap - Experiment IV - The dreaming - Babooshka Credo di aver gia' ribadito fino alla noia le mie opinioni riguardo a compilation, raccolte piu' o meno "definitive" ed altre simili amenita' editoriali che ammassano con foga a dir poco parossistica, all'insegna del sincretismo piu' sfrenato, epoche, suoni e stili differenti con nessuno scopo se non quello di raschiare il fondo del barile (che, nella fattispecie, e' il portafogli dell'appassionato di musica). Non paghe di quanto gia' stiano ciurlando nel manico, le case discografiche (con una vergognosa mancanza di rispetto verso l'ascoltatore che con fedelta' degna di lode ha gia' acquistato di un artista tutto l'acquistabile) decidono quasi sempre di esagerare, aggiungendo qualche brano inedito alle raccolte in questione. Nella fattispecie si tratta di Experiment IV, lanciata come singolo il 27 ottobre 1986, e della super classica Wuthering Heights con tracce vocali re-incise secondo la nuova tecnica canora ed elettronica adottata da Kate Bush. Ognuno e' libero di fare cio' che meglio crede del proprio denaro, e' bene pero' sottolineare che questo album, oltre ad aggiungere ben poco di nuovo, non rappresenta neppure in modo soddisfacente l'evoluzione musicale di Kate Bush. THE SENSUAL WORLD - 1989 The sensual world - Love and anger - The fog - Reaching out - Heads we're dancing - Deeper understanding - Between a man and a woman - Never be mine - Rocket's tail (for Rocket) - This woman's work - Walk straight down the middle Lavoro abbastanza critico della cantautrice inglese che sembra ripetere approssimativamente gli schemi dell'album precedente, introducendo poche novita' (come ad esempio le voci del coro "The Trio Bulgarka") che appaiono tuttavia come pezzi mal incollati di un mosaico troppo pretenzioso. This Woman's Work e' splendida, ma non fa che dimostrare ancora una volta come la migliore Kate Bush emerga, abbandonati tutti gli orpelli, quando i protagonisti sono semplicemente la sua voce ed il suo pianoforte. Molto bella e ricca di fascino anche The Sensual World, pubblicata inizialmente come singolo di discreto successo. Finalmente il grande David Gilmour esce allo scoperto trovando il modo di collaborare ad un'opera della sua pupilla: Love and Anger e Rocket's Tail sono nobilitate da un suo assolo di chitarra. Per il resto, bisogna ammetterlo, questo album non ha grandissime attrattive. L'ANGOLO DEL COLLEZIONISTA La versione 12" del singolo The Sensual World presenta una caratteristica davvero stupefacente: anziche' essere inciso, come sempre avviene, su un'unico solco, e' inciso su due solchi concentrici l'uno rispetto all'atro. Sul primo e' registrato il brano vero e proprio, sull'altro invece la sua versione strumentale, priva delle parti vocali. E' cosi' assolutamente impossibile sapere quale delle due versioni si ascoltera' dopo aver fatto calare la puntina sul disco! THE RED SHOES - 1993 Rubberband girl - And so is love - Eat the music - Moments of pleasure - The song of Solomon - Lily - The red shoes - Top of the city - Constellation of the heart - Big stripey lie - Why should I love you? - You're the one Un album nuovo e diverso di Kate Bush, che lascia forse presagire un ulteriore cambiamento di rotta, ed aperto a grandiose collaborazioni: l'assolo di And So Is Love e' nientemeno che di un Eric Clapton in forma smagliante; un Prince tuttofare prende invece possesso di Why Should I Love You mentre Jeff Beck e la sua chitarra danno il meglio di loro in You're The One. Un lavoro dunque di grande spessore artistico che concede qualcosa in piu' alla facilita' d'ascolto, e in cui quanto visto in embrione in The Sensual World giunge finalmente a compimento (ad esempio le voci del Trio Bulgarka che, nuovamente presenti, trovano finalmente una piu' appropriata e gradevole collocazione). Seguira', purtroppo, un lunghissimo periodo di silenzio. L'ANGOLO DEL COLLEZIONISTA Sfruttando come colonna sonora alcuni brani tratti da The Red Shoes, Kate Bush ha realizzato un lungometraggio dal titolo The Line The Cross And The Curve in cui, come ormai e' tradizione, si e' occupata di ogni dettaglio: dalle coreografie alla regia. Si tratta di un autentico piccolo capolavoro: splendide, oltre alla coreografia, anche la fotografia e la scenografia, realizzate in una evidente poverta' di mezzi ma con una ricchezza di idee al di fuori dell'ordinario. Meravigliosa, ma e' lapalissiano, anche la colonna sonora.