12024 Sento (La Lieve Tua Carezza) / Tito, Caro Tito

[Marco Gilardetti]

FONIT 12024
MATRICE 74471
DATA 31-12-42
NATALINO OTTO CON SCIORILLI E IL SUO COMPLESSO MELORITMICO

SENTO (LA LIEVE TUA CAREZZA)

Stranamente questo disco si apre - almeno formalmente - con un ritmo lento; ma d'altronde sappiamo benissimo che con i 78 giri il voler distinguere tra lato A e lato B è una sorta di accanimento, non essendovi stata affatto all'epoca quell'attenzione che ci sarà nei 45 giri per la canzone "principale" e quella "secondaria", spesso una scartina di poco conto, quando non una canzone decisamente brutta. Fenomenale in etichetta l'aggettivo meloritmico impiegato per descrivere il complesso di Sciorilli, in pratica una traduzione italiana del vocabolo <<swing>>. Non trovo molto da dire invece sulla canzone: un piacevole e breve (raggiunge a malapena i 2'30'') ritmo lento come tanti altri, bello ma senza nulla di veramente rimarchevole. Trova forse il suo vertice nell'elegante, ma corto, assolo di pianoforte. Ottima l'interpretazione da consumato crooner di Natalino, pur su liriche non tra le più felici a parer mio, con alcuni passaggi in cui la poesia è pari a quella d'un testo accademico d'anatomia (<<il cielo nelle tue pupille>>).

[Marco Gilardetti]

FONIT 12024
MATRICE 74522
DATA 31-12-42
NATALINO OTTO CON SCIORILLI E LA SUA ORCHESTRA

TITO, CARO TITO

Il ritmo moderato sulla seconda facciata conferma questa sorta di "inversione dei lati" che sembra caratterizzare questo strano disco. La grande distanza che separa il numero delle matrici mi fa pensare che esso sia composto da un'accoppiata di canzoni già proposte in precedenza (almeno una delle due), sebbene la data d'incisione stampigliata sulla gommalacca sia formalmente la medesima per entrambe. Difatti, inspiegabilmente, in un solo giorno il complesso meloritmico di Sciorilli è diventato una orchestra! Autore del brano è - attenzione attenzione - Natalino Otto medesimo!!! La canzone di per sé non è, a mio parere, di quelle indimenticabili; ma meritano però una lode le liriche contenenti raffiche d'allitterazioni, veri e propri scioglilingua su cui Natalino "swinga" con un'interpretazione da applauso a spellamani! Chapeau!!! Vista la data d'incisione (siamo quasi al fatidico '43...) vien da chiedersi se nella scelta del nome "Tito" possa esservi una qualche intenzione frondista ed un qualche riferimento a Josip Broz Tito, ma forse sarebbe un'estrapolazione eccessiva...

[Marco Gilardetti]

NOTA: il ma però è voluto, come da indicazioni della Accademia Della Crusca...

[Lele del Gatto]

Poco da aggiungere da parte mia, se non sottolineare il fatto che Natalino avrebbe meritato ante litteram il titolo di cantautore: sono infatti oltre 100 - tra quelle a me note - le canzoni in cui compare come autore, a volte del testo, altre della musica altre ancora di entrambe! E molte di queste sono tra le più riuscite del suo repertorio...

[Lele del Gatto]

Ulteriore nota su Tito, caro Tito. Escluderei riferimenti più o meno surrettizi al famoso Maresciallo, del quale nel 1942 il grande pubblico quasi certamente ignorava l'esistenza, e che in quel momento caso mai era impegnato in azioni contro i Tedeschi. Gli Italiani semmai si accorsero di chi fosse Josip Broz qualche anno più tardi... ma questa è un'altra storia.
La scelta di un nome come Tito fu certamente arbitraria, non altro perché si prestava a imbastire gaie rimette e allitterazioni varie. Il che mi ha fatto tornare alla mente uno dei colpi di genio di Gioachino Rossini, che nell'opera in 1 atto Il signor Bruschino, mette in bocca questi versi al personaggio di Bruschino figlio, mentre di fronte al padre articola delle imbarazzate scuse per un certo suo comportamento:
Caro padre son pentito /...tito tito! ...tito tito!
L'esito è sempre esilarante.