8801 Quando Suona Il Disco / La Barca Dei Sogni

[Marco Gilardetti]

FONIT 8801
MATRICE 74366
DATA 31-12-42
NATALINO OTTO CON SEMPRINI E LA SUA ORCHESTRA RITMO-MELODICA

QUANDO SUONA IL DISCO

Natalino si cimenta con un classico e brillante ritmo moderato, il genere per il quale giustamente è più famoso. Dopo un primo giro d'ottoni, nel pieno orchestrale che segue si distingue in sottofondo un leggero tappeto d'organo Hammond, che all'epoca, in Italia, doveva essere una novità molto accattivante. Dopo il bel refrain ballabile cantato da Natalino si ascolta un buon solo di pianoforte, che sfocia poi in un ritorno degli ottoni e, quasi in conclusione, addirittura in un assolo di percussioni di matrice jazz. Davvero un bel brano, ricco di variazioni e passaggi interessanti. Notevole, nelle liriche, la licenza poetica del "ma però", che sarà definitivamente sdoganata solo molti decenni dopo dall'Accademia Della Crusca!

[Marco Gilardetti]

FONIT 8801
MATRICE 74367
DATA 31-12-42
NATALINO OTTO CON SEMPRINI E LA SUA ORCHESTRA RITMO-MELODICA

QUANDO SUONA IL DISCO

Un ritmo lento sul secondo lato completa a perfezione questo bel disco. Il tema principale è presentato da un clarino in chiave bassa. Nonostante gli autori siano italiani, l'atmosfera complessiva è un po' western, non saprei dire se solo per l'arrangiamento del brano, o perché la sua aria ricorda qualcosa di già sentito (forse Ol' Moon River?). Natalino cerca di usare il suo timbro più soffice e melodioso, e naturalmente (come sempre...) ci riesce benissimo. Dopo il refrain cantato, in cui si apprezza anche un passaggio a bocca chiusa, è il turno di un elegante e velatamente malinconico solo di tromba con sordina; il clarino ripresenta infine il tema d'apertura, a cui si sovrappone in ultimo un'interessante armonizzazione delle trombe. Davvero un bel disco, con due ottimi brani che si completano a vicenda.

[Lele del Gatto]

Qualche curiosità. 'Quando suona il disco' fu reincisa nel 1948 (catalogo 12809), sempreché non si tratti della riproposizione della medesima incisione: la cosa andrebbe verificata.
Quanto a 'La barca dei sogni', il suo ritornello venne inserito in uno dei pot-pourri della serie 'Melodie ritmiche di successi' (n. 12076 del 1944). Natalino doveva apprezzare questa canzone, perché la riprese nel 1958 (catalogo 16057) con il complesso di Franco Mojoli, affiancato dal Poker di Voci, un buon gruppo vocale che in quegli anni collaborò spesso con lui.
Quanto alle interpretazioni di Natalino nel disco qui proposto, siamo nel periodo in cui andavano di moda i ritmi a lui più congeniali, nei quali sguazzava come un pesce nell'acqua e faceva con la voce tutto quello che voleva, con una naturalezza e una freschezza giovanile nel timbro che si attenuò un poco a partire dagli anni '50. Dopo il 1955 in effetti, il cantante di Cogoleto suona a volte un po' compassato, ma più che essere declinato lui, era passato di moda (o s'era parecchio annacquato nel migliore dei casi) il genere musicale che egli aveva saputo valorizzare più di chiunque altro. Ma Natalino era talmente bravo, che seppe farsi valere anche come cantante melodico, persino valorizzando certe melense canzoni sanremesi. In un certo senso la sua parabola ricorda quella del grande Nat King Cole, che da grande cantante jazz ebbe poi un grande successo come interprete di brani melodici.