Natalino Otto

14706 Giornalaio / Che Peccato

Sezione consacrata al grandissimo cantante ligure, il più "americano" tra tutti gli swinger della sua epoca.

14706 Giornalaio / Che Peccato

Messaggioda Marco Gilardetti » 14 aprile 2016, 9:08

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FONIT 14706
MATRICE 80230
DATA 1-9-54
NATALINO OTTO CON FRANCO MOJOLI E LA SUA ORCHESTRA

GIORNALAIO

Questo disco ci porta al 1954 e ad un Natalino Otto ormai maturo e - possiamo simpaticamente dircelo - un po' imbolsito, come accadde a molti uomini dopo le ristrettezze della guerra... A differenza però di altri cantanti, come ad esempio Alberto Rabagliati, che sul piatto della bilancia sacrificarono anche la voce e la carriera, le corde vocali del nostro Natalino mostrano d'essere ancora in forma strepitosa. E Otto lo dimostra tornando al grande swing, con questo brano da big band della migliore tradizione americana, swingatissimo e con gli ottoni dell'orchestra Mojoli in trionfo sugli scudi. Decisamente un bel brano per un grande Natalino Otto. Forse migliorabile il testo, il quale si chiude su quel <<non te ne importa niente>> che non rappresenta propriamente un vertice di lirismo poetico. Questa canzone decisamente ben riuscita è definita in etichetta come bounce tempo, sotto-genere musicale che onestamente è la prima volta che sento nominare.
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Re: 14706 Giornalaio / Che Peccato

Messaggioda Marco Gilardetti » 14 aprile 2016, 9:28

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FONIT 14706
MATRICE 80231
DATA 1-9-54
NATALINO OTTO CON FRANCO MOJOLI E LA SUA ORCHESTRA

CHE PECCATO

Il secondo lato completa a perfezione questo bel disco con un più usuale fox moderato che rimane saldamente nel regno dello swing da big band all'americana. Molto simpatica l'interpretazione di Natalino, che può poggiarsi su di un testo brillante e ben riuscito. Par quasi di sentirlo sorridere mentre dice di non volersi aggiungere alla lista di 19 pretendenti di questa ragazza, che possiamo immaginare piuttosto avvenente... Notevole l'allitterazione di <<hai si dice diciannove>>. Càpita sovente che i 78 giri italiani degli anni '50 mi facciano storcere il naso, ma le incisioni di questo disco rappresentano una piacevole eccezione, e danno modo a Natalino di piazzare un bel uno-due secco!
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Re: 14706 Giornalaio / Che Peccato

Messaggioda Lele del Gatto » 14 aprile 2016, 10:14

Mi associo: disco riuscitissimo, sia per la buona qualità delle canzoni, sia per l'esecuzione vocale e orchestrale.
'Che peccato' non va confusa con 'Che peccato!' (autori Nisa e Madero) che risale a qualche anno prima.
Quanto al 'bounce tempo', non è un'assoluta novità nella discografia di Natalino, perché questa indicazione la si ritrova anche per canzoni come 'Mister Sandman' (1955) ed 'E' tanto grigio il cielo' (1958). Ma abbiamo anche un 'bounce moderato' per una canzone come 'Ho pianto... una volta sola' (1951).
'Bounce' in inglese indica un 'rimbalzare, saltellare', quindi il riferimento sarà stato a qualche figurazione ritmica della musica, che poi si trasferiva nel ballo. Questo 'Giornalaio', che di primo acchito sembrerebbe un blues, ha in effetti un fondo ritmico che lo rende ballabile.
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Re: 14706 Giornalaio / Che Peccato

Messaggioda Marco Gilardetti » 14 aprile 2016, 15:41

Grazie per la precisazione, Lele. In effetti avevo trovato quel titolo sulla discografia caricata su Wikipedia (credo curata ed ampliata da te...) e mi ero proprio chiesto se fosse possibile che si trattasse dello stesso brano. :geek:

Rinnovo anch'io il mio apprezzamento per entrambi i lati di questo disco, che si inserisce nel filone dello swing jazzato che, come sappiamo storicamente, a metà degli anni '50 aveva finalmente preso un po' piede in Italia ed era anzi in un certo senso "di moda". Ma più che "di moda" dovremmo dire a-la-page, perché comunque sempre di una musica di nicchia per raffinati viveurs si trattava. ;-)

Non è per deprimere il tuo entusiasmo, ma preferisco anticiparti che purtroppo non tutte la canzoni dell'elenco che mi hai inviato si manterranno su questo livello... :-|
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Re: 14706 Giornalaio / Che Peccato

Messaggioda Lele del Gatto » 14 aprile 2016, 17:12

Impossibile deprimermi quando si tratta di Natalino... finora non ho mai ascoltato una canzone deludente da lui, e ne ho orecchiate quasi 1000! La mia predilezione per questo artista rimonta alla seconda metà degli anni Cinquanta, quando bambino stavo sempre attaccato alla radio, che trasmetteva parecchi programmi di musica leggera dal vivo. Quando cantava Natalino, restavo sempre impressionato per la simpatia che ispirava quella voce così precisa, duttile e fresca. Che cantasse dal vivo o lo si udisse registrato nei dischi, poi, non cambiava nulla: era sempre perfetto, senza la minima sbavatura.

Non è un mistero che ho messo mano io alla pagina wiki di Natalino (e non ci ho lavorato poco...)per quanto la cosa non vada strombazzata oltre il lecito, data la giusta pretesa di anonimato che quella benemerita istituzione web pretende dai suoi collaboratori. Con l'occasione aggiungo che ho utilizzato un paio delle tue etichette per abbellire la pagina, sperando che la cosa non ti dispiaccia.
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Re: 14706 Giornalaio / Che Peccato

Messaggioda Marco Gilardetti » 15 aprile 2016, 14:31

Beh, vedremo... :-D Purtroppo, come già accennavamo, anche in quegli anni vigeva già l'abitudine d'inondare continuamente il mercato di canzoni nuove. Silvia, la figlia di Natalino, racconta che il padre si recava quotidianamente in FONIT... Suppongo non tutti i giorni per incidere, altrimenti la sua discografia supererebbe di gran lunga i 2000 titoli da te stimati; tuttavia è chiaro che si trattava d'un lavoro molto serrato. E, come sempre, quando si bada alla quantità, talvolta la qualità ci rimette, specialmente quando si va a caccia di titoli "minori", che è quanto stiamo facendo noi con questa piccola rassegna. Alcune volte si tratta semplicemente di titoli "di nicchia"; altre volte purtroppo son canzoni brutte e che comprensibilmente non piacquero nemmeno ai loro tempi.

Nessun problema per le foto su wikipedia, ti consiglierei solo di sotituire la prima perché il disco è macchiato e brutto a vedersi. Prendi una delle etichette di Quando Suona Il Disco / La Barca Dei Sogni, che sono perfette!
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