Franco Clivio conosce bene il mondo della canzone italiana non solo in qualità di testimone storico e di sincero appassionato, ma anche perché fu autore di alcuni testi di discreto successo.
Oltre ad alcuni godibili saggi storico-sociali sul ventennio, ha scritto anche due testi monografici sulla canzone italiana. Per i più esperti forse valgono come un riepiologo di fatti noti, ma per tutti gli altri possono costituire una valida introduzione ed una piacevole esplorazione dello spirito dei tempi:
Franco Clivio: Non dimenticar le mie parole.
Franco Clivio: Accendi la tua radio per favor...
Entrambi sono disponibili sulla ben nota libreria on-line IBS:
http://www.ibs.it/code/9788862041201/cl ... e-mie.html
http://www.ibs.it/code/9788886142588/cl ... radio.html
Se qualcuno, oltre a me, li avesse già letti, mi piacerebbe conoscere la sua opinione. Io trovo che il punto di forza di Clivio - ciò che lo differenzia da altri saggisti omologhi - sia un'innata franchezza la quale, associata ad una venerabile età, gli dà licenza di scrivere senza tema di smentita qualunque opinione. Franco infatti si permette il lusso di bollare come autentiche schifezze canzoni che la plebe tuttora rimembra come indimenticabili sempreverdi. Un esempio su tutti: l'orribile Son Tutte Belle Le Mamme Del Mondo, mostro (è proprio il caso di dirlo...) sacro usualmente intoccabile.
