Non pochi lescanofili, anche tra i più colti e motivati, sono inclini a ritenere che ormai sia pressoché impossibile scovare nuovi materiali di spicco riguardanti le loro beniamine o gli artisti che, a varo titolo, collaborarono con loro. Questa opinione diffusa nasce dal fatto che i tanti eccellenti collaboratori del sito Ricordando il Trio Lescano hanno condotto per parecchi anni, coordinati da me, ogni genere di approfondite ricerche in tutte le direzioni possibili e immaginabili, con i risultati straordinari che sono sotto gli occhi di tutti: essi avrebbero quindi raschiato ben bene – come qualcuno ha detto – il barile fino in fondo, cioè fino a imbattersi nel... legno vivo. Non è forse velleitario (e magari un tantino presuntuoso), pensano i suddetti lescanofili, illudersi di riuscire a trovare qualcosa di nuovo là dove perfino i più esperti e agguerriti ricercatori, alla fine, non trovavano più nulla?
In apparenza tale ragionamento non fa una grinza, solo che le cose, in realtà, non stanno affatto così! E la riprova l’ho avuta proprio da quando ho deciso di chiudere il sito all’inizio del mese scorso (ne ho spiegato i motivi nel Comunicato), lasciando come unica pagina attiva quella dedicata ai suoi Aggiornamenti. Pensavo che avrei fatto molta fatica a metterci dentro qualcosina ogni tanto, e invece solo nel periodo dal 1° al 21 Marzo le nuove acquisizioni sono state numerose, sicuramente più del previsto, e alcune per di più assai interessanti. Ma c’è dell’altro! Come è ben precisato all’inizio della suddetta pagina (http://www.trio-lescano.it/aggiornamenti.html), dal 22 Marzo al 13 Aprile non sono previsti altri aggiornamenti, dato che mi trovo a Valencia, in Spagna, ospite di mio figlio minore Simone, che vi si è stabilito da tempo e fa il musicista (v. http://www.trio-lescano.it/recensioni/Get_on_Board.html); ebbene, in queste sole tre settimane o poco più di pausa i ritrovamenti vanno accumulandosi. Certo, sono per lo più cose di “ordinaria amministrazione” (ma non per questo meno apprezzabili, come mandolini, spartiti e foto), tuttavia non manca un item di assoluto pregio: nientemeno che una delle 16 canzoni che figurava nell’elenco di quelle a noi mancanti (v. http://www.trio-lescano.it/discografia/ ... ncanti.pdf). Per ora preferisco non rivelare il titolo di tale canzone, come pure il nome del generoso donatore; ma alla ripresa delle attività, il 14 Aprile prossimo, tutti potranno soddisfare la loro legittima curiosità.
Quale conclusione trarre da queste considerazioni? Che chi fa seriamente della ricerca, in qualunque campo la faccia, non deve mai avere fretta di alzare il cartello con su scritto “fine della storia”. Naturalmente i buoni risultati bisogna guadagnarseli, anche se capita ogni tanto che le nostre conoscenze facciano un grande balzo in avanti solo grazie al classico colpo di fortuna. La via maestra di ogni ricerca, inclusa quella della perfezione esecutiva, resta però la strada dell’impegno con metodo, della costanza che ignora la fatica e di una fortissima motivazione: tutte qualità che le Sorelle Lescano, a detta di tutti coloro che le conobbero da vicino e le videro lavorare, possedevano in sommo grado. È bello immaginare che anche i loro più ardenti ammiratori ne siano provvisti...